Si chiude formalmente l’inchiesta sui lavori del tunnel ferroviario e della Stazione Foster di Firenze, che vedeva coinvolti i vertici della Italferr, società appaltatrici e dirigenti del ministero. Chiesti 32 rinvii a giudizio e tra questi anche quello dell’ex- presidente di Italferr e della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. Le accuse vanno dal traffico illecito di rifiuti all’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, la frode e la truffa. Nella richiesta di rinvio a giudizio oltre la Lorenzetti ci sono anche i dirigenti del ministero Giuseppe Mele ed Ettore Incalza. Nello specifico le accuse all’ex-governatrice dell’Umbria sono quelle di aver favorito il consorzio Novadia e la Coopsette grazie ai suoi buoni contatti romani, in cambio di incarichi per il marito riguardo la ricostruzione in Emilia Romagna a seguito del terremoto, motivo per cui l’allora presidente di Italferr fu posta agli arresti domiciliari ( settembre 2013).
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