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Tassa di soggiorno Assisi, quanto costerà in più soggiornare nella città di San Francesco

Dopo l’approvazione dell’imposta di soggiorno in consiglio comunale, nonostante la contrarietà della locale Confcommercio e della Federalberghi della Provincia di Perugia, la giunta assisana di Stefania Proietti fissa anche gli importi.

Per soggiornare ad Assisi, si pagheranno al giorno e a testa:

  • da cinquanta centesimi (per ostelli e campeggi)
  • a due euro (residenze d’epoca o per un 4 o un 5 stelle),
  • con costi intermedi per un 3 stelle e agriturismi (1,5 euro)
  • e per uno o due stelle, bed & breakfast, camere, country house, case religiose, appartamenti “locati a uso turistico o similari” e altre strutture extralberghiere  (1 euro).

Dall’imposta di soggiorno, la giunta spera di guadagnare circa un milione e 200mila euro: di questi, come anticipato nei giorni scorsi dall’assessore a cultura e turismo Eugenio Guarducci,

  • un dieci per cento verranno usati per investimenti per l’aeroporto di Perugia,
  • un 20% sarà destinato a servizi strutturali a vantaggio di turisti e cittadini (manutenzione di piste ciclabili o cammini religiosi o, ad esempio, per introdurre bici elettriche a Santa Maria degli Angeli).
  • Il resto sarà invece utilizzata per l’organizzazione di eventi, tra cui l’edizione 2018 di Universo Assisi che durerà 9 giorni invece di tre: il piano marketing stilato in collaborazione con le strutture ricettive del territorio e con chi si occupa a vario titolo di turismo sarà approvato entro fine ottobre.

“Le tariffe – spiega oggi l’assessore alla Cultura – sono state individuate tenendo presente il posizionamento del prodotto Assisi nel contesto regionale ed in particolare di quelle Città turistiche che già da alcuni anni hanno potuto sfruttare questa importante risorsa”. Per Guarducci il gettito “sarà determinante per favorire finalmente lo sviluppo di una corretta programmazione e promozione delle attività culturali e al sostegno di politiche turistiche degne del nome di Assisi. Stiamo vivendo una fase di ripresa dei flussi turistici che non può trovarci impreparati nel 2018. A breve presenteremo il piano di marketing 2018 alle associazioni di categoria, ai Tavoli Assist Cultura e Turismo per poi procedere ad una rapida approvazione che determinerà il pronto inserimento nel bilancio 2018 della Città di Assisi”.

E a proposito della contrarietà di Confcommercio Assisi-Valfabbrica e Federalberghi, Guarducci spiegava:  “Non ci si può scandalizzare se, ad Assisi, si chiede un contributo a un turista che viene in città e vede 10mila metri quadrati di affreschi nella Basilica di San Francesco o che entra gratis nelle chiese. Non penso – aggiungeva Guarducci – che l’imposta possa frenare una potenziale domanda e, se avessimo già avuto l’imposta di soggiorno nel 2016/17 – concludeva – avremmo potuto arginare i danni indiretti del sisma con interventi tempestivi e robusti”.

di Flavia Pagliochini