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Tassa di soggiorno, è scontro frontale / Spunta un emendamento per abolirla

Jacopo Brugalossi

Parte dal gruppo socialista, ma viene sottoscritto anche dal Pd e dal consigliere Maurizio Hanke, l’emendamento al bilancio pluriennale 2013-2015 che chiede l’abolizione della tassa di soggiorno. Un documento che arriva oggi pomeriggio all’ultimo momento utile – i termini scadevano alle 18.30 – ma che già stamattina, prima di incontrare l’assessore al bilancio Zualdi e il dirigente Rifco Nichinonni, i consiglieri Alleori e Piccioni avevano dichiarato di voler presentare.

Socialisti decisi – “Siamo contrati non da oggi all’introduzione di questa imposta iniqua, che finirebbe per penalizzare le nostre strutture ricettive e l’intera economia cittadina andando a colpire un settore fondamentale per Spoleto come quello del turismo”, tuonavano stamani i due esponenti della maggioranza. “La tassa di soggiorno avrebbe un senso solo se diventasse una tassa di scopo: se, cioè, i proventi venissero messi a disposizione degli stessi albergatori per iniziative di promozione. Così non serve a nulla. Vogliamo essere messi nelle condizioni di votare il bilancio”, concludevano i due con un messaggio dal sapore inequivocabilmente politico indirizzato a sindaco e giunta.

I perché dell’emendamento – Dalle parole ai fatti sono passate soltanto poche ore. Alle 18.08 – appena 22 minuti prima della scadenza dei termini – l’ufficio archivio ha protocollato l’emendamento, che parte dall’analisi dati dell’ultimo anno secondo cui Spoleto, in controtendenza rispetto alle cifre regionali, ha registrato un incremento di turisti del 6%. Secondo i firmatari pensare di tassare chi sceglie di trascorrere le vacanze in una località a vocazione turistica è sbagliato, perché la misura limiterebbe il flusso turistico esponendo le strutture ricettive al rischio di una riduzione delle presenze, senza contare che in ambito regionale il Comune di Spoleto sarebbe tra i pochi a prevedere una simile imposta. Inoltre, ricorda l’emendamento, la tassa sarebbe inapplicabile fino all’approvazione del regolamento.

Come coprire la somma – Per questi motivi, ma anche “per la volontà espressa da tutti di dare una precisa identità turistica a Spoleto, che presenta un grande potenziale turistico per le ricchezze artistiche, culturali ed enogastronomiche”, i firmatari chiedono l’abolizione della tassa di soggiorno per un importo complessivo di 442mila euro (221mila per l’anno 2014 e 221 per il 2015). La copertura economica di questa somma, stando al documento, dovrebbe arrivare da un’ulteriore razionalizzazione delle spese gestionali dell’ente e una lotta all’evasione fiscale ancora più incisiva, grazie anche alla riorganizzazione e al rafforzamento degli uffici competenti.

Voto in consiglio – La parola passa ora al consiglio comunale, che dovrà esprimersi sull’emendamento prima di deliberare sul bilancio. Se qualche dubbio sull’esito del voto poteva esistere fino a stamattina, quando i socialisti sembravano destinati ad essere gli unici firmatari, ora con l’adesione del primo partito di maggioranza e del consigliere Hanke la strada per l’approvazione appare in discesa.

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