Aggiornamento ore 15.46 – Il tartufo bianco di Gubbio, prodotto d’eccellenza dell’Alta Umbria, aiuta a sconfiggere la crisi economica e rilancia le speranze per il futuro di due giovani operai cassaintegrati. E’ loro il tartufo bianco di un chilo e 94 grammi che a Gubbio, nella giornata di apertura della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari, ha sbancato ogni concorrenza vincendo il premio per l’esemplare più grande.
Stanchi di vivere con il freno a mano tirato, hanno scelto di sfidare la crisi vestendo i panni degli imprenditori. Michele Mosca (26 anni) e Luca Bellucci (32) hanno aperto due botteghe nel centro storico della città umbra con tartufo fresco del territorio e prodotti della lavorazione.
“L’idea di rassegnarci alla perdita del lavoro ed accontentarci di vivere con la cassa integrazione – racconta Michele Mosca, titolare della bottega “Delizie al tartufo” di Gubbio – senza pensare a un futuro fatto di prospettive e opportunità, non ci andava giù. Ultimamente prima di comprare anche solo una camicia dovevamo contare i soldi. La passione per il tartufo, il legame con la nostra terra e la grande voglia di lavorare e reagire ci sono venuti in soccorso e a maggio abbiamo aperto una prima attività commerciale, tra mille difficoltà burocratiche”. La scelta di rischiare ha pagato subito e nell’estate, con un’altra buona dose di coraggio, hanno raddoppiato le botteghe scegliendo di aprire un secondo punto vendita nella via più turistica della città.
Il sogno dei due giovani imprenditori è di sfondare con la commercializzazione del “diamante della tavola” all’estero, dove si stanno muovendo sin dall’inizio, puntando soprattutto sui mercati del lusso di Medio ed Estremo Oriente. Il fantastico gigante locale da oltre un chilo, dalla forma irregolare tipica dell’Alta Umbria e dal profumo inebriante, presentato alla tradizionale gara del tartufo più grande, trovato nella zona di Burano (area appenninica) da un tartufaio di Gubbio, sembra diretto proprio in Arabia Saudita.
“Le richieste per aggiudicarsi questo pezzo unico sono innumerevoli – prosegue Mosca – e arrivano soprattutto dall’estero. E’ in corso un’asta e nelle prossime ore verrà aggiudicato e spedito al volo”. Il tartufaio autore del fortunato “buco” incasserà sui 3 mila euro, ma considerato il grande interesse mostrato da più parti del mondo, il prezzo di vendita potrebbe schizzare anche ben oltre i 10 mila euro. La 32esima Mostra mercato del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari si è aperta ieri a Gubbio e accoglierà turisti e visitatori della città medievale umbra fino al 3, per tornare poi nel fine-settimana del 9 e 10 novembre.
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Ore 9.26 – E’ stata una battaglia all’ultimo etto tra tre pezzi da novanta. Pesa un kg e 94 grammi il vincitore della tradizionale “pesatura” e premiazione del tartufo più grande di quelli esposti sui banchi della “Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari” di Gubbio.
Prima custodito come fosse un gioiello dai rivenditori Luca e Michele della bottega “Delizie al tartufo” di Gubbio e, poi, sfoggiato a sorpresa nel corso di questa sfida, sempre attesissima dagli addetti al settore, si è aggiudicato il gioiello in oro con il cagnolino simbolo della kermesse. Il bell’esemplare, destinato probabilmente a un compratore estero, è stato trovato da un cavatore locale nella zona di Gubbio ed è stato sfoderato da due giovani rivenditori che quest’anno, per sfidare la crisi, hanno aperto due punti vendita nel centro storico cittadino. Calcolati i prezzi di questi giorni, il valore e la sontuosità,il valore potrebbe sfiorare i 3mila euro.
Secondo classificato un bel bianco di 726 grammi, portato in mostra da “Tartufi Martinelli” di Pietralunga e proveniente dal territorio tra Gubbio e Pietralunga, mentre la medaglia di bronzo va a Giuliano Tratufi di Pietralunga con un gioiello da 600 grammi. Al termine della cerimonia di inaugurazione è stato annunciato che la Mostra del tartufo e dei prodotti agroalimentari, su richiesta dell’associazione di commercianti Gubbio fa centro, resterà aperta anche il fine settimana del 9 e 10 novembre.
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