Superata la soglia del mezzo milione di passeggeri in transito all’aeroporto internazionale dell’Umbria San Francesco d’Assisi. Un traguardo che non è solo simbolico, ma che sancisce la possibilità dell’autosufficienza per lo scalo umbro, che nel 2003 ha spiccato definitivamente il volo, con 532.478 passeggeri (+44,2%) rispetto all’anno precedente.
Portando conseguentemente ad un bilancio da record: +13,2% del valore della produzione: ricavi totali cresciuti del 13,16%; quelli della gestione caratteristica aumentati del 34,71%; margine operativo lordo (Ebitda) a 899.529 euro; EBIT a 223.534 euro. Con un risultato netto d’esercizio che segna un avanzo di 178.676 euro.
Questi i numeri del bilancio approvato dall’Assemblea dei soci. Base per ulteriori iniziative di crescita dello scalo umbro, finalmente al centro delle politiche regionali di promozione turistica ed economica. Non più un necessario “peso” per la collettività locale, ma un’opportunità. Da sfruttare non soltanto a fini turistici, ma come possibilità reale di mobilità in arrivo e in partenza, anche nazionale, alternativa ad auto, bus e treno. Con 18 collegamenti per l’Italia e l’Europa e tre nuovi voli estivi (Olbia, Lampedusa e Lamezia).
Risultati di cui la governatrice umbra Donatella Tesei si dice “molto soddisfatta”. Evidenziando “lo straordinario volume di passeggeri e il netto tasso di crescita”, ma anche gli”obiettivi economici finanziari di assoluto rilievo per il terzo anno consecutivo”.