"Superare i distretti, così abbattiamo le liste d'attesa": il piano della Regione

“Superare i distretti, così abbattiamo le liste d’attesa”: il piano della Regione

Massimo Sbardella

“Superare i distretti, così abbattiamo le liste d’attesa”: il piano della Regione

Ven, 19/11/2021 - 12:36

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Integrazione tra Asl e Aziende ospedaliere, prenotazioni degli specialisti, cancellazione di chi rifiuta l'appuntamento | Le prestazioni programmate entro aprile

Superare la logica della risposta all’interno del proprio Distretto sanitario (in Umbria attualmente sono 12) e integrare l’intera rete sanitaria regionale. Così la Regione conta di abbattere i tempi delle liste di attesa. E di smaltire le prestazioni che si sono accumulate nei mesi del blocco per l’emergenza Covid.

L’assessore Coletto, nell’illustrare il Piano, parte da una conferenza stampa di Luca Barberini, all’epoca assessore alla Sanità della Giunta Marini. La logica scelta, allora, fu quella di rispondere all’esigenza per ciascuna prestazione all’interno del proprio Distretto. Impensabile, per gli attuali inquilini di Palazzo Donini. Anche perché non tutte le attrezzature e le professionalità sono presenti all’interno di un Distretto. Ma in Umbria ci sono. E quindi, il primo passo per abbattere le liste di attesa sarà quello di garantire risposte all’interno della complessiva rete regionale.

I numeri

A illustrare i numeri di partenza e le misure è il direttore Massimo Braganti. Si parte dalle 280mila prestazioni arretrate che si contavano a giugno 2020, dopo il lockdow. Oggi nel rimangono 80 mila. Più della metà delle quali per 9 tipologie di esame richiesto.

Anche se – sottolinea Braganti – già nei mesi di luglio e agosto di quest’anno sono stati superati i livelli di prestazioni pre Covid. Nonostante le tempistiche allungate e complicate per garantire, ad esempio, le necessarie sanificazioni. Ed evidenzia uno studio del MeS Sant’Anna di Pisa che, nel confronto con altre 10 regioni italiane, certifica come l’Umbria non rilevi particolari criticità.

Ma si può fare sicuramente meglio. Non azzerarle. “Ma in tempi ragionevoli e congrui limiteremo le liste d’attesa” assicura Tesei.

Le misure

Per accorciare le liste d’attesa sarà istituito uno specifico board con il compito di decidere le azioni e valutarne l’efficacia. Sarà inoltre aumentata l’offerta specialistica. Anche con un maggior ricorso alle strutture private convenzionate. “Che non significa privatizzare la sanità umbra – chiarisce Braganti – ma seguire ciò che già oggi prevede la normativa nazionale”.

Le altre misure prevedono una riduzione dei tempi di esecuzione delle prestazioni, tornando a quelli pre Covid. Pur mantenendo ovviamente le procedure per le sanificazioni. Operazioni che comunque, per alcune prestazioni, possono allungare i tempi da 40 minuti a un’ora.

Lo specialista dovrà inoltre effettuare la prenotazione obbligatoria qualora ritenga necessari ulteriori esami, cosa che attualmente spesso non avviene. L’obiettivo, ha spiegato Tesei a questo proposito, è quello di programmare anticipatamente tutte le visite e le prestazioni per i malati cronici, senza dover ricorrere al Cup ogni volta.

Si migliorerà inoltre l’integrazione tra le varie strutture sanitarie presenti (Asl e Aziende ospedaliere), ragionando appunto in termini di un’unica rete regionale.

Prevista inoltre la cancellazione dei percorsi di tutela dei pazienti che rifiutino l’appuntamento proposto. Una “ripulitura” che porterà a togliere dagli elenchi le prestazioni richieste più volte dallo stesso utente perché non soddisfatto dell’appuntamento ricevuto.

Inoltre, si intende intervenire sull’appropriatezza delle prestazioni, problema che comporta non solo un aumento della spesa, ma anche un allungamento dei tempi di attesa.

E poi aperture serali degli ambulatori, anche il sabato e la domenica.

Prestazioni e tempi

Per alcune prestazioni, ad esempio quelle dell’otorino, si ritiene di poter garantire in tempi molto rapidi il ritorno alla normalità. Più complesso, ad esempio, recuperare su esami come la colonscopia.

Queste le prestazioni che si conta di erogare entro aprile del prossimo anno per i principali esami:

  • oculistica 3.604
  • cardiologia 5048
  • diagnostica per immagini eco 6.896
  • ortopedia 1.504
  • neurologia 3.909
  • diagnostica per immagini am 8.395
  • pneumatologia 2.038
  • gastroenterologia 7.922
  • chirurgia vascolare angiologia 3.960
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