Brutta avventura per una coppia perugina truffata da chi, evidentemente, era a conoscenza delle abitudini della famiglia. I truffatori erano evidentemente a conoscenza che il figlio si trovava in vacanza a Riccione. Arriva così sul cellulare del padre una telefonata da parte di un sedicente maresciallo dei Carabinieri della località di villeggiatura romagnola, che gli riferisce che il figlio era stato trattenuto in caserma perché aveva avuto un brutto incidente con la sua auto, sprovvista di polizza assicurativa. Il maresciallo convince il padre di quanto fosse necessario risolvere immediatamente la situazione, o il figlio non sarebbe uscito dalla caserma. A complicare la situazione, il fatto che il figlio non rispondesse al telefono.
Poco dopo un sedicente “avvocato” delle assicurazioni chiama al telefono fisso della casa dei genitori, spiegando che era necessario pagare subito la polizza assicurativa e che occorrevano urgentemente 3500€ da prelevare in banca. Avrebbe addirittura mandato qualcuno a casa a prenderli per accelerare i tempi.
L’uomo, preoccupato per il figlio, ha seguito le istruzioni alla lettera e appena tornato dalla banca con il contante si è visto suonare alla porta da un gentile “incaricato delle assicurazioni” che ritirava la somma assicurando che avrebbe risolto tutto. La truffa è stata svelata alla prima telefonata del figlio: le indagini sono ancora in corso.