Elisa Panetto
L’“Estate in Piazza” della città di Foligno non è “solo” grande musica e intrattenimento. Dopo i successi fatti registrare dai concerti dei Camaleonti (giovedì 28 luglio) e di Stefano Masciarelli e la sua band (mercoledì 3 agosto), “Summer in the City”, la rassegna estiva presentata da Comune di Foligno, Confcommercio – Imprese per l’Italia di Foligno e Comprensorio, Camera di Commercio di Perugia, Pro Foligno 1905 e Yang – Creative Studios, ha infatti proposto sul palcoscenico allestito a Largo Carducci dall’ultima edizione di “Canti e Discanti”, il primo appuntamento con il teatro dialettale (in tutto saranno quattro, più uno spettacolo in lingua dialettale umbra tenuto dall’Accademia Lu Tribbiu), sezione particolarmente voluta e sostenuta dal presidente Confcommercio Aldo Amoni che, nel prossimo futuro, vorrebbe addirittura trasformare in un vero e proprio festival del teatro dialettale. Nel frattempo è con lo spettacolo dal titolo “Morto in casa” che una compagnia teatrale dialettale, quella de “Le zezziche”, si è approcciata per prima con il pubblico dell’“Estate in Piazza” di Foligno. Spettatori che, come accaduto per i due precedenti eventi, hanno raggiunto con un certo anticipo sull’orario ufficiale Largo Carducci per potersi accaparrare un posto a sedere. Per le 21, infatti, era già tutto occupato, costringendo gli organizzatori a mettere a disposizione nuove sedie. Per quelli arrivati a spettacolo iniziato, poi, inevitabile è stato il posto in piedi.
“Le zezziche” è un gruppo teatrale dialettale di sole donne della Fnp-Cisl del territorio di Foligno che annovera un programma di socializzazione e solidarietà. Il laboratorio è diretto da Pamela Tabarrini che scrive anche i testi, e il gruppo propone brevi (“Morto in casa” è durato circa un’ora e un quarto) commedie ispirate al mondo femminile, con i suoi piccoli problemi e preoccupazioni, ma anche con le sue gioie, i suoi sogni e le sue superstizioni: il loro obiettivo è comunque quello di cogliere sempre l’aspetto comico della vita.
“Morto che parla” è pressappoco una provocazione e una satira di tutto quello che normalmente succede quando si ha un morto in casa. Ma in realtà non è vero che Teresa Tappabuchi è stata uccisa da un motocarro come si mormora continuamente in città. Dopo l’ennesima bevuta di vino al Circolo, infatti, Teresa torna viva e vegeta a casa propria, ma sua sorella Maria, per poter finalmente avere i soldi provenienti da un’assicurazione stipulata proprio sulla sorella, la costringe, non con senza ovvie difficoltà, a fingersi morta con tutti (dalle amiche alle vicine di casa, dalla suora alla donna delle assicurazioni ecc.) e mostrarsi come cadavere su un letto circondato da fiori e candele. Sono dunque tanti gli equivoci che hanno fatto sorridere ma soprattutto ridere la città di Foligno, con un’ironia tale da guadagnarsi tutta una prima fila di soli bambini stregati dalle signore Tappabuchi.
La prossima settimana “Summer in the City” va in vacanza. Il prossimo appuntamento è per giovedì 18 agosto con la compagnia “La Piazzetta” e lo spettacolo teatrale “Due pazzi in vacanza”.
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