Un cittadino italiano del ’59 ha contattato, nella giornata di ieri, il 111 denunciando una persona che stava occupando il suo appartamento abusivamente. L’uomo ha infatti raccontato alla polizia che aveva precedentemente concordato l’affitto di casa, pattuendo anche il canone di locazione, e ricevuto la caparra dal nuovo inquilino. Ma una volta arrivato nell’appartamento in zona via Settevalli per concludere il contratto, non vi aveva trovato una famiglia regolare con una figlia minore, bensì una cittadina cilena dedita alla prostituzione.
Il fatto è accaduto ieri, poco dopo le otto del mattino. Una volta arrivata la Volante, l’uomo ha poi spiegato di aver concluso verbalmente qualche giorno fa un contratto di locazione con uno cittadino straniero, che poi si è scoperto essere un egiziano di 33 anni con precedenti di polizia, che aveva risposto all’annuncio per l’immobile. Il 33enne aveva dichiarato che l’appartamento avrebbe dovuto ospitare il proprio nucleo familiare, composto dalla moglie e dalla figlia di due anni. Per ‘bloccare’ la casa, l’uomo aveva anche versato 450 euro al 58enne.
La sera prima della denuncia, però, passando vicino all’abitazione, l’uomo aveva deciso di recarsi dai propri inquilini e concludere il contratto trovando, però, nell’immobile non la famiglia che si aspettava, bensì una donna, una 42enne, la quale gli ha raccontato di non essere la moglie del locatario bensì solo un’amica. Insospettito, il proprietario di casa ha a quel punto contattato il proprio presunto inquilino il quale si è precipitato nell’appartamento, cercando di accampare spiegazioni che non lo avevano convinto.
Determinato a non voler più concedere in affitto l’immobile al 33enne, la mattina successiva il proprietario ha ricontattato l’uomo, riferendogli di voler recedere dal contratto e chiedendogli di incontrarsi nell’appartamento per restituirgli la somma già ricevuta. Durante l’incontro, tuttavia, lo straniero ha dichiarato di non voler assolutamente lasciare la casa, ribadendo di non avere altro luogo dove stare con la propria famiglia. L’egiziano ha anche sostenuto di aver pernottato in casa con la moglie e la figlia; poco dopo, però, è arrivata la stessa giovane donna trovata dal proprietario nell’appartamento la sera prima. Da qui la richiesta del proprietario di chiamare il 113.
I poliziotti sul posto hanno voluto chiarire l’intera vicenda; all’interno dell’appartamento hanno trovato solo tracce di presenza recente ed effetti personali femminili. Hanno poi accertato che la donna aveva preso in locazione l’immobile dall’egiziano, che conosceva per via della sua professione. La donna ha dichiarato anche di essere una prostituta. Aveva pattuito con quest’ultimo 400,00€ di canone mensile e di avergli già versato 1200,00 a titolo di caparra oltre a 300,00 € per la tinteggiatura dei locali. Si è inoltre scoperto che l’egiziano era del tutto a conoscenza dell’attività da lei svolta.
Accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso, l’egiziano è stato denunciato a piede libero per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
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