C’è un altro indagato per i tre sub perugini morti a Grosseto domenica 10 agosto. La procura locale, che sta indagando sulla triste vicenda avvenuta al largo dell’arcipelago toscano, nelle acque delle Isole delle Formiche, ha infatti iscritto nel registro anche Maurizio Agneletti, collaboratore di Andrea Montrone, titolare del diving Abc di Talamone, anche lui già indagato. E’ da lì, infatti, che i tre sommozzatori hanno noleggiato le bombole per la loro immersione, risultate poi positive alle analisi per la presenza di monossido di carbonio al loro interno dopo gli accertamenti effetttuati da una ditta di Osio (Bergamo). Una quantità relativamente alta, che però una volta sott’acqua, sarebbe stata letale. Agneletti è assistito dall’avvocato Massimiliano Arcioni, mentre Montrone da Riccardo Lottini. La procura avrebbe infatti proceduto in quanto lo stesso Agneletti avrebbe aiutato Arcioni a caricare le 30 bombole. Nel frattempo proseguono le indagini, e nel giro di qualche giorno dovrebbero giungere le analisi sui computer e sull’altra attrezzatura in uso a Fabio, Enrico e Gianluca. L’autopsia sui corpi dei tre perugini non aveva rilevato il sopraggiungere del decesso per malori o altre cause legate a risalite troppo veloci (embolie o malattie da decompressione).
Leggi anche:
Sub morti a Grosseto, parla il sopravvissuto / “Sommozzatori esperti”
Riproduzione riservata