Sulla gestione degli studi cinematografici di Papigno, rispondendo ad un’interrogazione di Sandro Piccinini (Pd), l’assessore Giorgio Armillei, nel corso del question time di stamattina, ha parlato di una “difficoltà consistente” che deriva dal contratto con Cinecittà “che l’amministrazione ritiene risolto”, mentre la controparte non è dello stesso parere.
“Abbiamo comunicato più volte a Cinecittà la volontà di giungere ad una soluzione transattiva, che riguardi comunque l’opportunità che Cinecittà stessa continui a svolgere un ruolo imprenditoriale nella struttura. La trattativa – tuttavia – non sta procedendo e quindi l’amministrazione ha incaricato l’avvocatura di aprire un contenzioso civile per riottenere il bene”.
“Questa situazione – ha aggiunto l’assessore Armillei – ha indubbiamente rallentato la strategia presentata nell’open day di un anno fa su Papigno. Strategia che non considera più efficace e sufficiente la destinazione degli immobili di Papigno all’industria cinematografica, ma che prevede altre attività: sport ambientale, imprese creative e cinema, archeologia industriale. Questa articolazione resta valida e la definizione di una risoluzione con Cinecittà potrà consentirci di riprendere un’interlocuzione con altri soggetti esterni, visto che il tentativo fatto in precedenza, con convinzione, proprio con Cinecittà, non ha dato esito”.
Piccinini, in sede di replica, ha sottolineato il rischio “che i tempi con una causa civile si allunghino tantissimo”. Per questo ha suggerito di continuare a insistere su Cinecittà per trovare una soluzione concordata.