Studenti gonfiati al convitto e quindi una somma dal Ministero dell’Istruzione ricevuta ma non dovuta, e quindi da restituire. Questo il quadro della vicenda che ha inquadrato l’istituto Ciuffelli di Todi, sul quale si è espressa la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti dell’Umbria con una sentenza che ha portato alla condanna per danno erariale dell’ex dirigente scolastico e dell’ex direttrice.
La questione risale agli anni che vanno dal 2016/2017 al 2021/2022 e sarebbe da inserire nell’ambito di iscrizioni gonfiate per ottenere più educatori. Due le condanne al risarcimento, una per l’ex preside Marcello Rinaldi di circa 1 milione e 167mila euro e la seconda per l’ex direttrice Mirella Palomba, da circa 58mila. Per il primo l’accusa è di tipo doloso, per la seconda di colpa grave.
L’ex preside è accusato di aver comunicato – per gli anni scolastici dal 2016/2017 al 2021/2022 – di aver comunicato al Miur un numero maggiore di convittori, convittrici e semiconvittori, rispetto a quello effettivo per ottenere l’assegnazione di un numero maggiore di educatori rispetto a quello previsto. La sentenza contabile di primo grado ricostruisce come i nomi degli studenti in più fossero in realtà utenti della Caritas. Uno modo per gonfiare gli iscritti, che poi materialmente non si presentavano a firmare le domande di iscrizione.