Un banco vuoto, riempito di messaggi e fiori e pensieri dei compagni di classe. Così lunedì è ripresa la scuola a Castiglione del Lago, un giorno di dolore nel quale si è dovuto fare i conti con il dramma di sabato 30 Gennaio, quando Maurilio Palemerini, prima di gettarsi nel pozzo profondo 36 metri e perdere la vita, ha ucciso i due figlioletti Hubert di 13 anni e Giulia di 8. Hubert frequentava la classe terza media dell’istituto Istituto Onnicomprensivo Rosselli- Rasetti di via Bruno Buozzi, le dirigenti scolastiche di entrambi gli istituti (Giulia frequentava le scuole elementari) hanno scelto la via della riservatezza “C’è troppo dolore in questo momento, una comunità intera è scossa, abbiamo già attivato un gruppo si sostegno sia per gli alunni che per i genitori – spiegano – siamo tutti attivati per sostenere l’elaborazione di questo enorme lutto”.
Strage Vaiano, il padre omicida aveva preparato tutto | Dubbi sul socio
Intanto Caterina, la moglie scampata al massacro non viene lasciata mai sola nel reparto di psichiatria del Santa Maria della Misericordia dove è ricoverata in via del tutto precauzione e per fornirle il massimo dell’assistenza medica e psicologica. Prima di essere indotta al sonno, ha continuato a chiedere dove fossero i suoi bambini. Caterina ha passato due giorni sedata, i medici hanno ritenuto che fosse l’unico modo per lasciare al fisico lo spazio per riprendersi dallo choc tremendo e permettere almeno al corpo di recuperare le forze.
Gli inquirenti hanno avuto un primo rapido incontro con lei al momento del ricovero, prima dell’inizio della terapia, nei prossimi giorni il magistrato Manuela Comodi potrebbe incontrarla di nuovo, ma solo quando sarà in grado di reggere al peso delle domande sul marito e sulla situazione che può aver generato un simile orrore. Ieri mattina, si apprende, anche il sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino, ha chiesto ufficialmente di potersi recare in visita alla donna per portarle il sostegno di tutta la comunità, visita che al momento è stata rimandata, perchè Caterina non è ancora pronta a vedere nessuno. Ha chiesto solo della sorella, l’unica che evidentemente vuole accanto in questo momento di dolore insopportabile.
Intanto questa mattina il medico legale Massimo Lancia ha iniziato le autopsie sui corpi dei due minori e poi procederà con quella del padre. In questo caso, riposte si attendono anche dai test tossicologici per capire se il 58enne di Vaiano avesse assunto i farmaci prescritti per la depressione in quantità normale o se ne abbia ingerito una quantità superiore che possa aver influito sulle sue facoltà. Si cerca intanto ancora di indagare nel passato economico dell’omicida suicida, per verificare le informazioni su quel socio di cui ha parlato Caterina e che avrebbe “fregato” Maurilio, andandosene all’estero con i soldi della società.