E’ tragicamente vero. Fin troppo. Oltre ogni immaginazione. La recente inchiesta di TO® sull’uso di polpette avvelenate da parte dei soliti (imbecilli) cacciatori, intenti ad eliminare così tutti quegli animali che possono ‘danneggiare’ il ripopolamento della fauna ha suscitato un vero coro di indignazione da parte dei lettori. Specie dopo che avevamo denunciato l’attacco che un addetto stampa della Federcaccia umbra aveva, invano, tentato di portare nei confronti della nostra giovane cronista che si era occupata dell’inchiesta. Nelle ultime 48 ore sono almeno 10 le segnalazioni giunte in redazione da parte di cittadini di tutto il compensorio. La più triste viene da Baiano Alto ed è stata documentata con tanto di foto: a farne le spese ben 4 volpi, tutte di taglia adulta. Esemplari splendidi morti per la stupidità umana. Le hanno ritrovate alcuni abitanti poco lontano dalle loro abitazioni. “E’ la conferma di come sono a rischio anche i nostri animali domestici” dice Francesco che a Baiano ha una piccola villetta. Ed è notizia di oggi che anche il cane di un consigliere comunale del Pd ne è rimasto vittima. La povera bestia, un breton di 4 anni, è morto avvelenato per aver ingerito con ogni probabilità proprio una di quelle polpette.
Altrettante segnalazioni sono arrivate da La Bruna di Castel Ritaldi, Campello, Vallo di Nera e Montebibico. Insomma il territorio spoletino sembra un campo minato di queste trappole che non lasciano scampo alla fauna selvatica come a quella domestica.
Vale ricordare che chiunque si accorga di queste pratiche deve avvisare il Corpo Forestale dello Stato (115) o i Carabinieri (112).
Se avete una storia da raccontare scrivete a redazione@tuttoggi.info , TO® la pubblicherà.
(Carlo Ceraso)
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