“Un emozione indescrivibile, sicuramente il momento della mia vita umana e professionale più importante, indimenticabile”. Con voce tremolante Stefano Lazzari, maestro artigiano d’arte, titolare della Bottega Tifernate di Città di Castello, che ha brevettato la pictografia, particolare tecnica che consente di realizzare copie di antichi capolavori (affreschi, dipinti su legno e su tela) identiche all’originale, racconta i momenti davvero unici trascorsi questa mattina (mercoledì 18 dicembre) in Vaticano, a Casa Santa Marta, residenza di Papa Francesco.
Davanti al Pontefice (che ieri ha compiuto 83 anni) ed altri stretti collaboratori, nonostante le mani tremolanti e i brividi di gioia, Lazzari ha sistemato in un angolo dell’abitazione più famosa al mondo una “copia” identica all’originale della “Crocifissione Bianca” di Marc Chagall (1938, Olio su tela Chicago, Art Institute), portata a termine con certosina attenzione nel suo laboratorio di Città di Castello, dopo oltre 6 mesi di lavoro.
L’opera è stata ricreata lavorando con pigmenti naturali strato su strato, dipingendo i particolari con una lente d’ingrandimento, poiché la sua dimensione è circa 2,5 volte più piccola dell’originale: 60 x 53,5 cm. Il dipinto originale è stato realizzato nel 1938 quando Hitler e le sue truppe iniziavano la persecuzione sugli ebrei. Il dipinto presenta al centro, in grande, la figura di Cristo crocifisso, preso come simbolo dell’ebraismo e, attorno a lui, scene di distruzione e persecuzione.
“Il Santo Padre ha visto questo dipinto a Firenze in una mostra e si è talmente innamorato della rappresentazione del dipinto che lo ha richiesto per poterlo avere all’interno della sua residenza. Noi quindi, fra incredulità e gioia immensa per essere stati scelti a realizzare una copia dell’opera originale, ci siamo messi subito al lavoro. Oggi ho avuto l’onore di poterlo consegnare direttamente al Santo Padre”, ha detto Lazzari.
La giornata memorabile dell’artigiano-artista umbro si è conclusa con la consegna a Papa Francesco di un volume sulla storia della Pinacoteca di Città di Castello e di un pregiato manufatto realizzato nel laboratorio della Tela Umbra. Il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, per tramite del titolare della Bottega Tifernate ha “ringraziato il Santo Padre per aver consentito ad un illustre concittadino di mettere ancora in risalto la sua straordinaria capacità creativa ormai apprezzata in tutto il mondo, propria della migliore tradizione e storia dell’artigianato locale”.
Attraverso Lazzari abbiamo rivolto al Santo Padre un caloroso invito a visitare la Mostra su Raffaello Sanzio, che da ottobre del 2020 a gennaio del 2021 celebra i 500 anni dalla morte del grande maestro urbinate che proprio nella Pinacoteca comunale ha lasciato segni indelebili del suo genio
“Il Pontefice – ha concluso Stefano Lazzari – ha ringraziato attraverso me, il sindaco e la comunità locale dove vivo e risiedo per l’opera realizzata e gli omaggi che esaltano le bellezze storico-artistiche: chissà se per la Mostra su Raffaello riuscirà a farci un regalo inaspettato con la sua eccezionale presenza?”
Il maestro artigiano di Città di Castello, che nel 1995 ha fondato la Bottega Tifernate con la sorella Francesca e il padre Romolo, composta da un team di giovani pittori, cesellatori, intagliatori, non è la prima volta che lavora per un “committente” speciale. Nel maggio 2018, infatti, Lazzari ha realizzato e consegnato al Pontefice, la copia di un Caravaggio, esposta sempre a Casa Santa Marta. Si tratta di un quadro che racchiude anche il significato del motto scelto dal Papa per il suo pontificato: Miserando atque eligendo. La copia del quadro è stata realizzata su tela utilizzando le stesse tecniche e i colori ottenuti con gli stessi procedimenti seguiti da Caravaggio.