Prima riunione degli incontri con le associazioni chiesti dall'assessore Morroni per arrivare a primavera a riformare il settore
Prima seduta, venerdì mattina, degli Stati generali della caccia, voluti dall’assessore Roberto Morroni, che ha invitato delegazioni delle Associazioni venatorie (tre membri per ciascuna di esse) e la presidente della III Commissione consiliare permanente, Eleonora Pace.
Primo momento di un confronto su un tema caldo – spesso anche motivo di scontro all’interno della stessa maggioranza – che nelle intenzioni dell’assessore proseguirà fino a primavera, con l’obiettivo di co-progettare una riforma complessiva del mondo venatorio umbro.
Il ruolo degli Atc, il nodo Dgr 95 per il cinghiale
e il Calendario venatorio che “aspetta” tortora e deroghe
Molte le tematiche al centro della prima discussione, tra le quali di particolare interesse sono stati i macro settori degli Ambiti Territoriali di Caccia, delle Zone di ripopolamento e cattura, dei Centri di produzione della selvaggina, del Calendario venatorio e di quello del Piano faunistico e dei regolamenti.
Quanto al cinghiale poi, tema sul quale i cacciatori hanno rappresentato il sostanziale fallimento delle azioni fin qui messe in campo, l’assessore Morroni ha annunciato che l’Umbria si unirà alle altre Regioni che chiedono di prolungare il periodo di caccia e permettere piani di selezione in aree dove oggi non è consentito
“Da oggi – ha spiegato l’assessore Morroni – parte un lavoro che ha come tratto distintivo la volontà di operare insieme per spingere in avanti il settore venatorio regionale, individuando per ciascun macro tema ciò che già funziona e che può essere ulteriormente migliorato, e ciò che, invece, rappresenta una criticità da risolvere. A settembre raccoglieremo le proposte delle associazioni su ciascuna tematica, per portare a sintesi le diverse istanze e, quindi, a compimento il progetto”.
(a seguire servizio completo)