Tutto è iniziato così, con un post sulla pagina Fb (non ufficiale) dell’Università di Perugia: “Ragazze le altre università si stanno sfidando. Cosa aspettate voi? Fate vedere che comanda il cuore dell’Italia. Le foto vi renderanno tutto più chiaro“. Discutibile o no, il fenomeno crescente dei lati B e dei generosi décolleté delle studentesse postati su Facebook ha contagiato anche l’Umbria. Nata negli atenei di oltreoceano e oltremanica, questa moda alquanto goliardica e “in linea” con gli standard della “generazione social” è sbarcata soprattutto nelle università milanesi, diventando in poco tempo una gara letteralmente “presa di petto”.
Il gioco, sicuramente discutibile, consiste nel mettere in mostra, negli Spotted (le bacheche delle pagine universitarie di Facebook), gli scatti sexy delle parti più procaci del corpo delle studentesse, scrivendoci sopra spot promozionali o hashtag riguardanti il proprio ateneo. La sfida hot, da pochi giorni, è cominciata anche sullo Spotted UNIPG, dove sono apparse ben due foto: una con due décolleté molto abbondanti con su la scritta #UNIPG, le cui lettere sono minuziosamente distribuite su ogni seno; un’altra con un lato B da copertina, anch’esso “marchiato” con la dicitura UNIPG, seguita da un cuore.
Ovviamente il popolo social si spacca e ai commenti più divertenti e ironici a suon dell’ormai inflazionato #Escile, si alternano quelli più scandalizzati e amareggiati.