Sponsorizzazione sì, sponsorizzazione no. Dopo essere passata in I Commissione Consiliare Permanente Affari Istituzionali, ora la preconsiliare delle modifiche al vigente regolamento per la disciplina delle sponsorizzazioni di lavori, servizi e forniture, è arrivata in aula del consiglio comunale.
Il regolamento
Il regolamento in esame è stato approvato nel dicembre 2010 e disciplina le cosiddette “sponsorizzazioni passive”, ossia quelle nelle quali il Comune è soggetto “sponsorizzato”. Tra le innovazioni, il fatto che l’art. 19 trova applicazione per tutte le tipologie di sponsorizzazione ordinaria, siano esse di lavori, servizi e forniture. Diviene irrilevante il fatto che lo sponsor sia tenuto all’esborso di denaro all’esecuzione di lavori, a prestare servizi o le forniture a proprie spese. Inoltre, da ora in poi, la mancanza dei requisiti di partecipazione di ordine generale impedisce la stipulazione di contratti di sponsorizzazione con la pubblica amministazione. Stesse regole saranno utilizzate per le sponsorizzazioni culturali. Resta invece la soglia dei 40mila euro come importo minimo per l’applicazione della procedura di scelta dello sponsor. Pertanto, per sponsorizzazioni inferiori a questa cifra si utilizzerà una “procedura più snella ed informale mediante negoziazioni individuali con i singoli operatori economici interessati“.
Avviso pubblico
In aula, in particolare, l’opposizione fa riferimento alla pubblicità, o come si dice in gergo “mascherina” presente sul sito del Comune di Perugia. Una sponsorizzazione regolata da una determina dirigenziale, la 18 del 13 marzo, che concede alla società WaveMaker l’acquisto dello spazio al costo di 10mila euro più iva con pubblicità per conto di Vodafone. La società milanese, infatti, ha risposto al secondo avviso di sponsorizzazione di palazzo dei Priori (il primo andò a vuoto perchè nessuno presentò domanda). Il tutto rientra nelle “Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica, al fine di favorire l’innovazione dell’organizzazione amministrativa e di realizzare maggiori economie, nonché una migliore qualità dei servizi prestati, le Pubbliche Amministrazioni possono stipulare contratti di sponsorizzazione ed accordi di collaborazione con soggetti privati ed associazioni, senza fini di lucro, costituite con atto notarile”.
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L’opposizione
Il dibattito nell’aula si è subito aperto con un intervento della portavoce del M5S, Cristina Rosetti, che ha espresso perplessità per il fatto che nel sito internet del Comune sia stato dato spazio a sponsorizzazioni che riguardano un’attività commerciale con presentazione di una specifica offerta commerciale a pagamento. “Talvolta dietro alle offerte commerciali -ha spiegato Rosetti- si celano pubblicità ingannevoli e riteniamo che l’amministrazione comunale non possa assecondare messaggi del genere. Riteniamo che tale tipologia di sponsorizzazione non sia idonea, in quanto con essa l’amministrazione viene a perdere la sua neutralità rispetto al mercato”.
Tutto in regola
Ha quindi preso la parola l’assessore Calabrese che ha precisato come “le modifiche al regolamento non sono che un adeguamento alla normativa vigente necessario per portare a coerenza il regolamento comunale attuale, che diventa così uno strumento importante che consente di recuperare la collaborazione tra amministrazione e imprese, proprio attraverso lo strumento della sponsorizzazione”. Quindi, l’assemblea è passata alla votazione della preconsiliare che, invece, è stata approvata con 17 voti a favore, 4 contrari e 7 astenuti.