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Spoleto59 – Incontri di Paolo Mieli. Beatrice Lorenzin: “L’Italia rischia di essere commissariata”

Redazione

Spoleto59 – Incontri di Paolo Mieli. Beatrice Lorenzin: “L’Italia rischia di essere commissariata”

Il ministro della Salute a Spoleto tra progetti politici e confessioni private
Dom, 26/06/2016 - 14:03

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“Dove sono finiti oggi i liberali?”. Con questa provocatoria domanda Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, annuncia a Paolo Mieli la prossima nascita di un soggetto politico in competizione con le tre forze prevalenti. “Stiamo cercando faticosamente di costruire un nuovo polo liberale e moderato. In un assetto che vede una forza come i 5 Stelle frapporsi tra il centrosinistra e la destra di Salvini uno spazio c’è e cercheremo di trovarlo cambiando il linguaggio e riuscendo a riconnetterci con il dilagante disagio sociale e con una storia, che come dimostra la Brexit, a volte corre più veloce di noi”. Nella seconda giornata degli Incontri di Paolo Mieli, la carrellata di conversazioni del grande giornalista con grandi personaggi nell’ambito del Festival dei 2Mondi di Spoleto, la Lorenzin fa il punto su un momento critico, all’indomani della sconfitta alle amministrative e dell’uscita del Regno Unito dall’Ue e alla vigilia di un referendum costituzionale che vede aumentare le chance del no. “Il referendum sarà lo spartiacque di una legislatura dedicata a grandi riforme che hanno ottenuto l’approvazione dal parlamento e sulle quali aspettiamo la pronuncia dei cittadini. Un’occasione in cui non si vota il gradimento a Matteo Renzi o a Beatrice Lorenzin ma si decide del futuro del Paese. Mi sorprende ancora come molti dei miei colleghi che hanno votato sì in Parlamento alle varie riforme oggi siano i primi fautori del no al referendum costituzionale. Ma se vince il no, l’Italia rischia di essere commissariata”.

Il faccia a faccia con Mieli dà spazio alle scelte politiche, ma anche a ricordi personali e intimi, che spaziano dalla famiglia paterna, istriana, ai primi passi all’interno di Forza Italia. “Nel 1996 frequentavo la Fondazione Einaudi, in cui i giovani si confrontavano sui vari fronti della politica liberale. Una fase bellissima, in cui ci incontravamo con Antonio Martino e con Lucio Colletti. Vent’anni fa i primi riferimenti che ho avuto erano proprio Martino e Giuliano Urbani. Poi ho gestito la segreteria tecnica di Paolo Bonaiuti”. E sulla religione, “io ero agnostica, mio padre era ateo e socialista e mia madre credente repubblicana, con una famiglia di comunisti fiorentini. Poi ho avuto un percorso spirituale e religioso che mi ha portato a diventare una consapevole credente. Un percorso di 10-15 anni. Il mio approccio alla fede non è un’illuminazione ma una scelta intellettuale, che nel mio caso è cresciuta attraverso la mia esperienza politica, che mi ha fatto scoprire tanti aspetti dell’umanità. In questi anni di politica ho visto il male e ho sentito il bisogno di cercare il suo opposto, il bene”. E poi, il dolore: “Io ho conosciuto in vario modo il dolore. Da piccola soffrivo come una matta. Poi ho incontrato la sofferenza di persone vicino a me e, in questi ultimi tre anni, come ministro della Salute, ne ho visto tantissimo”.

Gli incontri si snoderanno lungo i tre fine settimana del Festival, fino al 10 luglio 2016. Nel pomeriggio spazio a due grandi nomi della cultura e dello spettacolo. Alle 16 Edoardo Albinati, scrittore in odore di Premio Strega con il suo ultimo romanzo, e poi, alle 17.30, Marco Giallini, protagonista di tanti successi tra cinema, fiction e teatro. Nelle prossime settimane di fronte a Paolo Mieli siederanno Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, Domenico Procacci, produttore cinematografico, Ilaria Dallatana, direttrice di Rai Due, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, Pierluigi Battista, giornalista e scrittore, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, Catia Tomasetti, presidente di Acea, e l’attrice Francesca Reggiani. La rassegna, ospitata nella Sala dei Vescovi del Museo Diocesano (Chiesa di Sant’Eufemia), è un format di Hdrà a cura di Maria Carolina Terzi, Maddalena Maggi e Paolo Giaccio. Tutti gli incontri sono in streaming sul sito di Rai Cultura http://www.cultura.rai.it/ e sono fruibili sul web e sui principali social network.

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