(Carlo Vantaggioli)– Sarà perchè abbiamo un’età che ci porta verso la “senectute”, o magari solo perchè siamo degli inguaribili ottimisti circa le sorti del genere umano, ma arrivare in Piazza della Signoria, davanti al Teatrino delle Sei e trovarla affollata di giovani di tutte le nazioni che attendono di entrare alle rappresentazioni dello European Young Theatre, in programma a Spoleto57, è un sollievo per le meningi, l’epico balsamo rinfrescante, o anche più semplicemente una sedia a sdraio sotto l’ombrellone. Mai sensazione fu più consolatoria e promettente davanti alle brutture quotidiane.
E dire che per entrare agli spettacoli, che sono tutti gratuiti, nessuno escluso ed in maniera democratica, ci si deve iscrivere ad una lista che consente l’ingresso fino ad un numero prestabilito dopo il quale scatta una seconda lista di “riserva” che normalmente nel corso degli anni è diventata sempre più lunga della prima e che non garantisce l’ingresso. Eppure tutti si iscrivono nella speranza di godersi un’ora di spettacolo nello spazio teatrale più simile ad una “caverna dell’eremita”, che possiate trovare a Spoleto.
Sono artefici e sagge guide per i giovani attori, come ormai da tradizione, gli insegnanti dell’Accademia Nazionale d’ Arte Drammatica Silvio D’Amico a capo della quale c’è il direttore Lorenzo Salveti, che proprio quest’anno in virtù della meritoria e continuativa presenza al Festival dei 2Mondi riceverà in nome e per conto dell’Accademia il Premio Speciale “Una finestra sui Due Mondi” assegnato dalla Monini, azienda sponsor di Spoleto57.
Basta dare un’occhiata al programma generale della manifestazione per rendersi conto che il numero più importante di alzate di sipario della kermesse spetta proprio allo European Young Theatre, e spesso anche più volte al giorno.
E’ accaduto infatti ieri pomeriggio (2 luglio ndr.), quando i ragazzi del II° anno di corso in regia e recitazione della Silvio D’Amico hanno messo in scena uno studio su Anton Cechov diviso in 3 rappresentazioni: alle 17 con Il Giardino dei Ciliegi, alle 19 con Le tre Sorelle, e alle 21 con Il Gabbiano.
E tanto per non farsi mancare nulla alle 17 e alle 21 è stato messo in scena, a seguire, anche L’Anniversario, fulminea e divertentissima pièce dello stesso autore.
Spazio dunque alla recitazione e poco o nulla è riservato invece ai movimenti di scena e alle scenografie. Si punta tutto sui personaggi e sui testi. Del resto un debutto a Spoleto vale 100 volte più di un qualsiasi saggio possibile in Accademia.
Per la seconda edizione di European Young Theatre, anche quest’anno, ospiti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ci saranno più di 50 giovani attori e registi delle principali Scuole di Teatro europee (Budapest, Cracovia, Glasgow, Monaco, Parigi, Varsavia, Vilnius, San Pietroburgo, Strasburgo) che confluiranno a Spoleto al Teatrino delle 6 per un grande laboratorio dedicato alla nuova creatività: studi, performance e workshop proposti e realizzati in autonomia dai protagonisti del Teatro di domani. Giorno dopo giorno gli attori delle diverse Scuole si alterneranno presentando il proprio spettacolo in una Competition che vedrà premiate alla fine del Festival le proposte più meritevoli.
Il giorno 11 luglio infatti, a conclusione del Progetto, i giovani attori europei gareggeranno in una maratona di One Man Show, presentando monologhi e azioni sceniche di loro ideazione.
Inoltre, come occasione di condivisione e di incontro con la Città, gli allievi dell’Accademia Silvio d’Amico e i loro colleghi europei, insieme, stanno animando a sorpresa vari luoghi della città con performance all’aperto.
Dunque se si ha la pazienza di arrivare per tempo in Piazza della Signoria e segnarsi nella famosa “magica” lista, si può stare certi di assistere a un teatro di gran classe.
E’ piuttosto evidente, in questo Spoleto57, che gli eventi, da sempre considerati collaterali o minori, stanno assumendo una dimensione di certezza e solidità che non era pensabile fino a un paio di anni fa. Del resto il successo di pubblico è inequivocabile e nulla può ridurre la portata della cosa, nemmeno il fatto che si possa entrare gratis.
Non scriveremo un solo rigo per dire quale attore o attrice ieri sera sia stato il più bravo, ma piuttosto ci sentiamo di ringraziare tutti questi giovani artisti per essere venuti a Spoleto e per averci fatto riposare qualche ora su una comoda sedia a sdraio, sotto l’ombrellone, con un fil di brezza a rinfrescarci.
PROGRAMMA DELLO EUROPEAN YOUNG THEATRE
(Foto relative agli spettacoli “Il gabbiano” e “L’Anniversario” )
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