di Michael G. Jacob
Il vecchio complesso di San Carlo sta per diventare di nuovo “operativo”, uffici della ASL, ci dicono. Porterà “vita” ad un angolo dimenticato della città, si argomenta. Insomma, ben venga.
Ma visto le dimensioni dei nuovi parcheggi (DUE), uno dentro e uno fuori delle mura di cinta dell'antico convento, sembra che porterà non “vita” ma macchine, non il bello ma il brutto. Automobili. Tante automobili. Automobili di tutti i colori sgargianti immaginabili. Automobili che saranno lasciate in bella vista dal Giro della Rocca. Automobili che si vedranno dalla Via Flaminia a solo 150 metri di distanza.
E hanno già tagliato degli alberi maturi per ingrandire lo spazio disponibile per parcheggiare. Come abitante della zona, sono contento di vedere un vecchio edificio rimesso in uso. Sono contento che i lavori siano finalmente finiti. Sono contento che l'ASL avrà il suo centro direzionale vicino al centro storico, e che il centro storico riacquista un pò di “vita”.
Ma quelle automobili immobili, parcheggiate in piena vista dei turisti e di chi vuol vedere il panorama storico di Spoleto dal Giro della Rocca, NON SI DEVONO VEDERE.
Invece di tagliare gli alberi già esistenti (alcuni esemplari sono già andati) non era meglio piantare sempre più alberi, proprio per coprire il fatto che quel bell'angolino dimenticato della nostra città è stato finalmente ricordato?
Prevedo, comunque, meno parcheggio a pagamento in Via San Carlo e più parcheggio selvaggio entro le mura del convento. Ecco, è quello che si deve coprire, tante automobili parcheggiate a solo sessanta metri di distanza del parcheggio vuoto della Spoletosfera (a pagamento), che resterà sempre più vuoto.