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Spoleto, “sport al coperto ostaggio dell’Amministrazione comunale” / L'allarme di Roberto Settimi

di Roberto Settimi

I campionati di calcio sono iniziati, a breve inizieranno tutte le attività dei vari sport al coperto, ma senza nessuna certezza. Ci sono i vari calendari per tutti gli sport, ma gli spazi per gli allenamenti, dopo una prima concessione fino al 30 settembre, sono stati prorogati solo fino al 20 ottobre. Non è possibile fare nessuna programmazione seria, oppure farla come stiamo facendo, “sperando che tutto vada bene”, questo diciamo a noi stessi e alle famiglie che ci chiedono chiarimenti.

Lo sport non era quell’attività salutistica, sociale, turistica, agonistica, spettacolare che accompagnava la vita di tutti i giorni delle varie famiglie? Lo sport non è quell’attività formata sui valori sui quali si deve basare una società civile? A Spoleto no, in tutte le città ci sono difficoltà, ma a Spoleto sembrano insormontabili, l’attuale situazione politica ha bloccato tutto, nessuno sa più cosa deve fare, gli uffici preposti vivono alla giornata, nessuno da indicazioni politiche o tecniche. Avremo il riscaldamento nelle palestre, la luce, l’acqua calda? Chi pulirà gli impianti e si preoccuperà della loro manutenzione? Potremo far fare attività ai nostri figli e figlie? Non lo sappiamo.

Socialmente è una bomba pronta a scoppiare. Dopo anni di inutili incontri per la gestione degli impianti, i balzelli sulla conoscenza dei costi energetici, il balletto fotovoltaico si fotovoltaico no, siamo arrivati alla fine della corsa. Tutti ovviamente hanno fatto programmi e sono pronti ad iniziare le proprie attività agonistiche e non, le preparazioni sono andate avanti, ma del futuro come dicevamo, non c’è certezza. Credo sia inverosimile che vengano chiusi gli impianti o che le tariffe orarie possano subire ritocchi all’insù molto significativi, sarebbe un’ulteriore tassa per i nostri cittadini, ma certo che non è pensabile che si possa continuare così, ancora per lungo tempo nella nebbia più assoluta.

Del palatenda ne vogliamo parlare? Ormai chiuso da tre anni, è stato fatto male, ma questo ora abbiamo, sono stati spesi altri soldi per il riscaldamento e la messa in sicurezza con cancelli e telecamere, lo vogliamo utilizzare, vogliamo vedere i costi orari per il riscaldamento (che, ricordiamolo, è elettrico) quanto incidono, lo vogliamo mettere a disposizione della cittadinanza? Oppure continuiamo a pensarci su? Vogliamo dare la possibilità agli uffici preposti di fare il loro lavoro? Vogliamo finirla di costruire alibi per tutti? Se un’amministrazione non è in grado di fare neanche queste cose, se non vuole, o non né è capace, capisca che è forse giunta l’ora di mettersi da parte.