“Era solare, pieno di vita… un ragazzo d’oro, sempre con il sorriso sulle labbra”. Lo ricordano tutti così Andrea Santini, il 36enne spoletino rimasto vittima questa mattina dell’incidente verificatosi lungo la Flaminia, all’altezza del bivio per Strettura. In sella alla sua moto si stava recando a Terni dove lavorava come agente di polizia penitenziaria presso la locale Casa di Reclusione. Lascia la moglie e due figli in tenera età. La notizia della sua prematura scomparsa ha fatto presto il giro della città dove Andrea era conosciutissimo e ben voluto da tutti. Anche per la sua passione per lo sport, per il calcio in particolare che lo aveva visto primeggiare, nel ruolo di portiere (al centro della foto con la maglia della Picchi), con i club del comprensorio: dalla Castellana alla Picchi San Giacomo, allo Strettura. Due anni fa aveva deciso di ritirarsi. Questa estate però si era fatto convincere a rientrare nei ranghi del Preci, in terza categoria. Una passione, quella dello sport, che condivideva con il fratello Ennio, anche lui calciatore dal passato eccellente e preparatore dei portieri della Maran nello storico anno della promozione in serie A.
Prima di tutto però veniva la famiglia e gli amici. E il lavoro che svolgeva con molta passione e che lo aveva portato ad essere molto apprezzato dai colleghi di Terni. Come dimostrano i tanti, tantissimi attestati di cordoglio giunti ai famigliari in queste ore. Anche attraverso queste colonne: “Ciao portierone” si legge in alcuni di questi.
Tornando all'incidente, solo nei prossimi giorni si conoscerà la dinamica dell’incidente, al vaglio della Polstrada ternana. Stando alle prime indiscrezioni comunque sembra che i due mezzi (la moto ha urtato un’autovettura del Corpo Forestale) andassero ad una velocità contenuta.
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