Archivio di Stato, sit-in a Perugia / No all'accorpamento ad Ancona - Tuttoggi.info

Archivio di Stato, sit-in a Perugia / No all’accorpamento ad Ancona

Redazione

Archivio di Stato, sit-in a Perugia / No all’accorpamento ad Ancona

Rischio anche per Soprintendenza e per le sedi distaccate di Gubbio, Assisi, Foligno e Spoleto
Sab, 07/02/2015 - 16:04

Condividi su:


Si sono radunati questa mattina in un sit-in per l’Archivio di Stato di Perugia: promosso dall’associazione Osservatorio archivistico, rappresentanti delle istituzioni, cittadini e lavoratori si sono radunati per opporsi alla decisione di declassare l’Archivio di Stato e le relative sezioni, eliminando il dirigente, nonchè di accorpare la Soprintendenza archivistica dell’Umbria a quella delle Marche, con sede ad Ancona. Secondo i promotori del sit-in rappresenta invece “una preziosa risorsa per il territorio perugino, è meta di studiosi, ricercatori e stagisti e, oltre a conservare all’interno della sua sede ricca di storia uno straordinario e sorprendente patrimonio, è anche sede della Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica”. “Declassare questa istituzione – aggiungono – comporterà il depauperamento dei suoi servizi e dell’attivita’ di valorizzazione del patrimonio e della storia di Perugia, nonchè l’interruzione di avviati percorsi di studio”.

Il provvedimento non andrebbe a toccare solo Perugia, ma anche le sue sezioni distaccate di Gubbio, Assisi, Foligno e Spoleto, a seguito dei primi passi della riforma varata dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Con una circolare del novembre scorso, il ministero dei beni e attività culturali infatti ha deciso di declassare l’Archivio di Stato di Perugia e relative sezioni, e di accorpare la Soprintendenza archivistica dell’Umbria a quella delle Marche con sede ad Ancona. L’Archivio di Perugia è l’unico in Italia con quattro sezioni distaccate e si è sempre distinto per la ricchezza e la varietà del materiale in esso custodito, per la qualità del servizio offerto, per le numerose iniziative di spessore rivolte non solo agli studiosi, ma profondamente connesse alle istanze del tessuto sociale circostante, dal mondo della scuola a quello del lavoro, passando per i diffusi livelli associativi e culturali”.

A riguardo “Vicinanza e piena solidarietà” viene espressa dall’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, all’Associazione Osservatorio archivistico. Bracco, che non ha parteciato al sit-in di questa mattina per altri impegni, tiene a sottolineare che “da tempo ed in più occasioni” ha protestato con il ministero rispetto alla nuova articolazione prevista dal Decreto di riorganizzazione degli uffici dirigenziali del Mibact, anche evidenziando l’insostenibile situazione che si sarebbe creata nel sistema archivistico umbro e soprattutto all’Archivio di Stato di Perugia. “Un istituto – ho scritto nella mia ultima lettera inviata al ministro Franceschini il 2 dicembre 2014 – che subirà un duplice declassamento: viene meno una figura dirigenziale come direttore e inoltre la dirigenza si allontana con l’accorpamento delle Soprintendenza archivistica dell’Umbria a quella delle Marche. Ciò potrà portare a un detrimento per le attività dell’Archivio dal punto di vista sia culturale e scientifico, che amministrativo gestionale. Credo – prosegue Bracco nella lettera – che la riorganizzazione del ministero in periferia, oltre alle dimensioni quantitative legate alla grandezza delle regioni, dovrebbe necessariamente tener conto anche della densità del patrimonio culturale e della centralità della sede rispetto all’intero territorio di competenza”.
In questo quadro l’assessore evidenzia al ministro che “l’Archivio perugino, dal punto di vista amministrativo, è in Italia l’unico Istituto di questo tipo da cui dipendono quattro sezioni distaccate in centri storicamente molto importanti, Assisi, Foligno, Gubbio, Spoleto, che coprono l’intero territorio provinciale” e che “questo territorio, tra l’Alto Medioevo ed il Rinascimento, è stato crocevia della storia italiana ed europea e per questo vanta un patrimonio documentario molto ricco, tra cui carte anteriori all’anno mille. L’Istituto è frequentato abitualmente da studiosi di tutto il mondo ed è sede, da molti anni, di una prestigiosa Scuola di archivistica e diplomatica”.
“La Regione Umbria – assicura Bracco – continuerà nella sua opera di protesta e di sensibilizzazione verso il ministero affinchè questo patrimonio dell’Umbria venga salvaguardato e valorizzato”.

Foto Facebook

©Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!