Procedono a ritmo spedito i lavori di riconsolidamento strutturale della chiesa di Sant’Eufemia, chiusa dall’agosto del 2014 a causa delle infiltrazioni d’acqua piovana che danneggiarono il tetto e le volte interne. Ad eseguirli, ‘colpo di scena’, è la ditta C.E.S.A. di Città di Castello, proprio quella stessa ditta che nel 2010 fu incaricata della ristrutturazione della chiesa di San Giacomo, poi parzialmente crollata. Mentre il processo è ancora in corso, il contenzioso civile tra Curia e C.E.S.A., legato proprio a quel crollo e ai danni provocati, sembra aver recentemente trovato risoluzione. Tanto che ora all’impresa che già in passato aveva avuto l’Arcidiocesi tra i propri committenti per altri lavori, è stata data una “seconda possibilità”.
Sospiro di sollievo – I responsabili del cantiere hanno verificato nelle scorse settimane i danni effettivi causati dall’acqua piovana e, a quanto è stato possibile apprendere, le notizie sono confortanti. Non ci sarebbe infatti bisogno di ricostruire interamente le volte in camorcanna danneggiate dalle infiltrazioni, che verranno dunque riparate, mentre il tetto verrà impermeabilizzato per prevenire problemi futuri. Salvo imprevisti, i tempi di consegna del cantiere (4 giugno la data prevista per la fine dei lavori) saranno rispettati. I costi dell’intervento si aggirerebbero sui 300mila euro, anche se la cifra attende di essere confermata.
Don Matteo resta a ‘casa’ sua – Un sospiro di sollievo non solo per la Curia, che temeva di dover mettere mano al portafogli più pesantemente, ma anche per la Lux Vide che, proprio a giugno, inizierà a Spoleto le riprese della decima serie di Don Matteo. I responsabili della produzione hanno già avviato i contatti con gli uffici tecnici dell’Arcidiocesi per fare il punto della situazione. Se anche i lavori non fossero finiti per il giorno dell’arrivo della troupe le scene dentro Sant’Eufemia verranno girate tutte in un unico blocco alla fine. Il prete più famoso della televisione non sarà dunque costretto a cambiare parrocchia.
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