Un mazzo di fiori davanti alla sedia vuota, nel posto della Sala Spoletium che fino a pochi giorni fa era del sindaco Fabrizio Cardarelli. Il consiglio comunale di Spoleto si è riunito lunedì pomeriggio per la prima volta dopo la scomparsa del primo cittadino, con il vicesindaco Maria Elena Bececco a prendere il suo posto anche nelle votazioni. Una seduta aperta proprio dal ricordo del sindaco Cardarelli, ad una settimana esatta dall’addio che l’intera città commossa gli ha tributato in duomo.
Il ricordo dei consiglieri | Panfili: “Era un padre per la comunità”
Prima del doveroso minuto di silenzio in ricordo di Fabrizio Cardarelli, è stato il presidente del Consiglio comunale ad aprire gli interventi. “È per me particolarmente gravoso e difficile – ha spiegato Giampiero Panfili – essere qui. Quello che è successo una settimana fa è uno strappo traumatico per la comunità e una ferita particolarmente dolorosa per me che conoscevo Fabrizio da quasi cinquant’anni.
Una scomparsa così repentina e assurda lascia un vuoto incolmabile, soprattutto da parte di chi sapeva così bene riempire la vita di chi gli stava attorno e la cui dose di umanità – schietta, diretta, verissima – riusciva a conquistare qualsiasi interlocutore. Lo ha dimostrato l’abbraccio potente e commosso della città ai funerali in Duomo. Essere in questa sala che l’ha visto tante volte appassionarsi, infervorarsi ed emozionarsi per le miriadi di questioni e di problematiche che comporta l’impegno politico – lui che, senza mai risparmiarsi, concepiva e viveva la politica come servizio assoluto e disinteressato nei confronti di ogni cittadino – ci fa sentire ancora più intensamente la sua perdita, facendola assomigliare terribilmente a quell’indescrivibile mancanza che si prova quando si è orfani. E lui, che ha saputo imporsi con ferma autorevolezza e bonaria umanità, aveva proprio l’atteggiamento di un padre, un padre anche per la comunità, per come affrontava le cose, con quel piglio sicuro e battagliero, per come riusciva a stemperare problemi e difficoltà con un sorriso e una pacca sulla spalla e per come sapeva incarnare quelle qualità che considerava forse al di sopra di tutte le altre: l’onestà e la riconoscenza. La scomparsa di Fabrizio ci lascia un’eredità importante che abbiamo il dovere di onorare e chiama tutti noi a un maggiore impegno e a un più alto senso di responsabilità. Lo dobbiamo in primis ai cittadini”.
Quindi è stata la volta del vice sindaco Maria Elena Bececco, affiancata da tutta la Giunta. “Andiamo avanti con la sua forza, che sarà la nostra forza, Fabrizio sarà sempre con noi” ha detto la Bececco, richiamando il messaggio che l’amministrazione comunale aveva dato il giorno dei funerali del sindaco. Mentre l’assessore Vincenza Campagnani ha voluto ricordare l’attenzione che Cardarelli aveva per i suoi studenti, per la sua professione in cui metteva l’anima. Proprio come ha fatto nella sua sindacatura. “Fabrizio mi è venuto a cercare nel mio ufficio – ha ricordato – quando ha costruito la sua Giunta, con tutto quello che ne è conseguito. Non ho condiviso la campagna elettorale con lui, è noto a tutti che vengo dal mondo di sinistra e che sono di sinistra, ma lui mi è venuto a cercare. Il messaggio che ho colto, è quello di andare oltre gli steccati dei partiti politici e pensare alle persone”. E poi il consiglio: “mi diceva, devi dire la verità, se dici la verità non sbagli mai”. Il capogruppo del Pd Dante Andrea Rossi ha evidenziato la “eredità che ci lascia con quel suo fare da padre di famiglia, lo ringrazio per l’esempio che ha saputo dare”. La consigliera Carla Erbaioli (Pd) ha invece invitato tutti a superare gli attacchi personali che ci sono stati in passato e ad andare avanti: “Lasciamo ora un segnale di buona politica, tutti insieme”. Con la voce rotta dall’emozione sono seguiti anche gli interventi di Massimiliano Capitani (Pd) ed Enrico Armadoro (Spoleto Popolare). Quindi i capigruppo di maggioranza Zefferino Monini (Rinnovamento) e Roberto Settimi (Spoleto Popolare) ed infine Laura Zampa (Pd), che ha ricordato come il sindaco era “di Spoleto e per Spoleto”.
Via libera alla scuola di Eggi della Fondazione Rava
Proprio i consiglieri del Pd – ma anche il Movimento 5 stelle – hanno voluto tendere una mano alla maggioranza nell’accettare la donazione della Fondazione Francesca Rava che realizzerà ad Eggi una struttura semi – permanente per gli alunni della scuola d’infanzia, ora ospitati nella parrocchia di San Giacomo. Ai dubbi ed alle contestazioni di una parte dell’opposizione ha risposto la dirigente all’urbanistica, l’architetto Gentilini, per la parte tecnica ed il vicesindaco per quella politica. In sostanza, mettendo in campo circa 240mila euro, la Fondazione Rava, che già ha donato quattro scuole prefabbricate in Valnerina, consentirà ai bambini di poter usufruire di una struttura sicura, nella propria frazione. Il Comune in cambio realizzerà le opere di urbanizzazione ed il basamento su cui poggerà l’edificio, che poi rimarrà a disposizione della comunità una volta che il plesso danneggiato dal terremoto sarà ricostruito, per un importo di circa 120mila euro.
Nel mirino la decisione di intervenire sulla scuola di Eggi, quando i bambini della elementare “Francesco Toscano” sono divisi in altre scuole sempre a seguito del terremoto, anche se va detto che la Fondazione Rava non era disponibile a finanziare quest’ultimo intervento, che sarebbe stato molto più oneroso (basti pensare che i bambini di Eggi sono appena una quarantina, mentre quelli della “Toscano” 220), ed anche il fatto che la scuola della frazione secondo il cronoprogramma del commissario straordinario per la ricostruzione – finora mai rispettato, ndr – dovrebbe essere ricostruita entro settembre 2018. Il consigliere Dominici (gruppo misto) ha puntato il dito anche contro i troppi interventi a favore della frazione di Eggi mentre altre frazioni sono trascurate. Nel mirino, infine, i 1omila euro spesi per tinteggiare i locali della parrocchia di San Giacomo che da oltre un anno ospitano i bambini del plesso d’infanzia. “In un momento in cui certezza dei tempi non c’è, rifiutare un’opportunità sarebbe scellerato” ha spiegato il vice sindaco Bececco, che ha ricordato appunto la differenza di dimensioni tra la scuola di Eggi, che ospita una sezione di materna, e la “Toscano”, con 5 classi e due sezioni. “Eggi – ha aggiunto – è la frazione più colpita dal terremoto, è giusto dare un segnale di tranquillità, per fare in modo che la frazione non venga spopolata”. L’assessore all’istruzione ha anche ricordato come la “Francesco Toscano” è inserita nel terzo programma degli edifici scolastici danneggiati, che dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni dal commissario straordinario. L’intervento dovrebbe avere un valore di circa 1,5 milioni di euro. “La scuola sarà completamente adeguata sismicamente”.
Maggioranza in 12, opposizioni garantiscono numero legale
La pratica sulla scuola di Eggi – che dovrebbe essere completata entro il primo aprile e disponibile la settimana dopo – è stata approvata quindi dai 12 consiglieri di maggioranza presenti (compresa la Bececco, assente per impegni lavorativi il consigliere Stefano Proietti), ma anche da tre del Pd (Capitani, Erbaioli e Lisci) e da Elisa Bassetti del Movimento 5 stelle. Quest’ultima ha comunque contestato l’operato dell’amministrazione comunale, ritenendo tuttavia giusto accettare la donazione. Voto contrario, invece, da parte del consigliere Dominici, mentre il resto della minoranza presente in aula (Rossi e Zampa per il Pd, Morelli per il gruppo misto) si è astenuta.
Diversa invece la situazione per le variazioni di bilancio approvate successivamente, per lo più relative a fondi del terremoto e del sociale. Le pratiche sono state approvate a maggioranza dai 12 consiglieri di maggioranza, mentre le opposizioni presenti, pur astenendosi o votando in modo contrario, hanno garantito il mantenimento del numero legale in aula e quindi la votazione.