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Spoleto, importanti risposte dall’incontro sui Fondi Psr organizzato dal Pd

Redazione

Spoleto, importanti risposte dall’incontro sui Fondi Psr organizzato dal Pd

Presenti all'appuntamento coordinato dai circoli territoriali, la presidente Marini ed il commissario Antonini
Gio, 05/05/2016 - 13:12

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Mondo rurale: dal PSR risposte concrete ad un settore leader dell’economia umbra nell’ormai consolidata filiera cultura-turismo-agroalimentare-ambiente. La nostra regione ha lavorato talmente bene in questo settore da meritare dall’Unione europea 80milioni di euro in più rispetto alla programmazione precedente. Nel settennato 2014-2020 l’Umbria infatti ha a disposizione 877 milioni di euro di cui 150 cofinanziati dalla Regione. Finanziamenti alle aziende che si aggiungono a quelli già previsti dagli aiuti diretti (PAC) per i quali l’Umbria vanta le quote più alte d’Italia. Gli operatori del settore hanno risposto in maniera massiccia all’invito Pd di partecipare all’incontro, organizzato dai circoli di Pontebari e San Giacomo, svoltosi ieri al risorte Il Baio di Camporoppolo a Spoleto. Non hanno voluto infatti perdere l’occasione di un confronto sul Programma di Sviluppo rurale (PSR) umbro con la presidente della Regione Catiuscia Marini, l’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini e il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni, capogruppo del Pd a palazzo Cesaroni ai quali in apertura sono stati rivolti i saluti da Francesco Passeri, coordinatore del circolo di Pontebari, e dal commissario del Pd spoletino Carlo Antonini.
Il lavoro di squadra tra istituzioni e aziende sta producendo effetti positivi, al punto che quello agricolo è il settore che meno di altri ha risentito della crisi. L’Unione europea riconosce infatti che siamo al primo posto in alcune produzioni, seppur piccole, ma di altissima qualità: olio, vino, tartufi, latte e tutti i loro derivati, solo per citarne alcuni. Forti incentivi sono previsti per la zootecnia avendo dimostrato non solo che si tratta di un settore importante per la produzione di carni d’eccellenza, ma anche per il presidio del territorio in aree montane o marginali e ambito che trascina indotto come la meccanica e la mangimistica. Nel Programma particolare attenzione è posta ai coltivatori diretti a coloro cioè che nell’agricoltura hanno la loro attività primaria e che deve creare reddito e posti di lavoro. Altri settori che vedono consistenti finanziamenti sono la forestazione, il risanamento ambientale, come la ristrutturazione di castagneti colpiti dal cinipide, l’innovazione, la sicurezza ambientale. Sollecitazioni a creare una rete fra produttori è stata rivolta ai presenti, soprattutto a quanti nel settore vitivinicolo non riescono a ottenere il riconoscimento doc per alcune produzioni particolarmente legate al territorio.
In sostanza il programma di sviluppo rurale per l’Umbria dà particolare rilievo alle azioni legate al potenziamento della competitività del settore agricolo e di quello forestale, alla salvaguardia, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi, e alla promozione dell’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Al fine di potenziare la competitività del settore agricolo e forestale, il PSR sostiene le imprese del settore per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende e l’insediamento dei giovani sia nelle attività agricole che lo start up delle piccole imprese nei settori extragricoli. A questo riguardo, nella selezione degli interventi un peso particolare viene dato al fattore innovazione. L’11% della spesa pubblica dell’intero PSR infatti è destinata a sostenere azioni che stimolano l’innovazione, la cooperazione e il trasferimento delle conoscenze. In termini ambientali importanti risultati si prevedono con il nuovo PSR. Più del 40% del totale delle risorse sono infatti volte alla tutela e la qualificazione delle risorse naturali, alla protezione dell’ambiente e alla prevenzione dei cambiamenti climatici. Per sostenere tale priorità circa il 42% delle superfici agricole è oggetto d’impegni per la gestione delle risorse idriche, quasi il 30% per la gestione del suolo e oltre il 13% delle superfici agricole e il 5% di quelle forestali sono oggetto d’impegni a sostegno della biodiversità. Il PSR Umbria contribuisce, infine, all’inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle aree rurali portando migliori servizi alla popolazione rurale. Il 90% della popolazione rurale nelle aree rurali beneficerà anche di nuovi o migliori infrastrutture a banda larga.

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