La tanto attesa riorganizzazione della macchina amministrativa voluta dall’amministrazione Cardarelli ha bisogno ancora di qualche settimana per entrare nel vivo. Per questo la giunta, in attesa di procedere all’annunciata ‘sforbiciata’ sul numero dei vice dirigenti (i cosiddetti APO), si vede costretta a rinnovare i loro incarichi, decaduti con la fine del 2014. Una serie di decreti dirigenziali firmati nei primi giorni dell’anno e pubblicati all’albo pretorio online del comune hanno ufficializzato la prosecuzione dell’incarico di tutti gli APO, dal primo gennaio fino al “definitivo riassetto organizzativo dell’ente”.
APO – I vicedirigenti sono in tutto 24, così suddivisi per direzione: 3 alla direzione Cultura e Turismo, 7 alla direzione Polizia Municipale e Servizi Generali, 3 alla direzione Pianificazione e Uso del Territorio, 3 alla direzione Progettazione e Interventi sul Territorio, 3 alla direzione Istruzione, Coesione Sociale, Salute e Sport, 2 alla direzione Sviluppo Locale e Sostenibile, 3 alla direzione Risorse Finanziarie. Un numero che il sindaco e i suoi più stretti collaboratori giudicano eccessivo rispetto alle reali esigenze organizzative della macchina comunale, e che sono pronti a ridurre in modo “significativo” (questa la parola utilizzata da Cardarelli durante la conferenza stampa di fine anno per rispondere ad una precisa domanda sull’argomento).
Dirigenti – APO a parte, la riorganizzazione è cominciata anche a livello dirigenziale con Sandro Frontalini che ha lasciato la guida della CUT per dedicarsi al ruolo di funzionario esperto in progettazione europea (con annessa una infinità di polemiche da parte di tutto l’arco dell’opposizione consiliare). Il suo posto alla Cultura è stato preso ad interim dall’architetto Antonella Quondam, già dirigente della SLOS. Ma non sarebbe questa l’unica novità ai ‘piani alti’. Secondi alcuni ‘rumors’ che girano a palazzo la giunta starebbe pensando ad una redistribuzione degli incarichi anche a livello dirigenziale. Le prossime settimane saranno decisive per conoscere le reali intenzioni dell’amministrazione.
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