Jacopo Brugalossi
Zanzare tigre, piccioni, ratti. Cresce l’allarme per la presenza nel territorio comunale di questi animali “sinantropici”, potenziali vettori di malattie infettive per l’uomo e correlati, in particolar modo gli ultimi, a situazioni di degrado urbano. Una emergenza a cui il comune, in collaborazione con l’azienda sanitaria locale, ha cercato di far fronte negli anni con delle iniziative di divulgazione e sensibilizzazione nei confronti dei privati cittadini, ma che purtroppo non ha impedito la proliferazione di questi animali rendendo necessaria, in alcuni casi, l’introduzione di nuove strategie di lotta e prevenzione.
La rapidità con cui la zanzara tigre si sta diffondendo ha indotto le istituzioni a coinvolgere in modo ancor più diretto i cittadini. Ai normali trattamenti antilarvali predisposti dal comune lungo corsi d’acqua, canali e fossi, l’Asl n.2 sta predisponendo un piano di emergenza di cui si dovrà valutare l’efficacia e l’operatività, chiedendo al contempo ai comuni in cui è territorialmente competente di implementare le iniziative di senilizzazione della cittadinanza con depliant informativi, comunicazioni porta a porte nelle frazioni e incontri educativi nelle scuole. Il rischio di focolai epidemici sarebbe infatti in aumento a causa della progressiva tropicalizzazione del clima a queste latitudini, tanto che nel 2007 è stata registrata in Emilia Romagna la prima epidemia accertata di un virus trasmesso direttamente dalla zanzara tigre.
Non va meglio con i ratti. Negli ultimi tre anni si è registrato un costante aumento delle segnalazioni dei cittadini, specialmente in ambito urbano e collegate a situazioni di degrado (ad esempio aree incolte, immobili sfitti o in stato di abbandono, cassonetti dei rifiuti non vuotati con regolarità). Gli uffici comunali hanno stipulato nel 2013, con la ditta di disinfestazione incaricata, un accordo per l’elaborazione di un software che consenta di circoscrivere con precisione le zone a rischio, sulla base del quale predisporre interventi mirati e definitivi, siano essi ordinari o straordinari.
Da ultimo c’è il problema dei piccioni, in parte attenuato con le ristrutturazioni in centro storico ma ancora attuale. Ci sono ancora parecchie situazioni di emergenza connesse al guano depositato in strada che, oltre a deturpare il decoro urbano, costituisce un rischio per la salute dei cittadini. Diverse le persone che hanno dovuto ricoverarsi per le punture di zecche o che hanno accusato difficoltà respiratorie dovute alle polveri generate dal guano secco.
Biologo cercasi – Una bella grana per il comune di Spoleto, non c’è che dire, specie se si pensa che tra tutto il personale dell’ente c’è solo una persona idonea per formazione a svolgere un compito del genere, e che questa ha già l’incarico di coordinare trasversalmente le attività dell’intero servizio ambiente. Ecco perché l’amministrazione ha deciso di avvalersi di un incarico professionale esterno avviando un avviso di selezione pubblica per un biologo o naturalista a supporto tecnico-scientifico dell’ufficio ambiente. L’incarico durerà 3 anni e avrà un costo complessivo a carico dell’ente di 56.979 euro.
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