Giovedì, 7 dicembre alle 16, nella sala Pegasus a Spoleto sarà presentato il libro “Dove Vanno i miei bambini?” di Rosanna Mazzoni, liberamente tratto dalla storia di Carla Erbaioli, ostetrica non per caso.
Parla di Carla che già a quattro anni voleva capire come nascono i bambini e che con tenacia lotta a fianco delle donne perché il parto sia vissuto come un evento naturale. Ogni bambino nato passando dalle sue mani, lei che figli propri non ne ha, diventa un po’ figlio suo e dal cuore le nasce la domanda: “Dove andrai bambino mio?”.
Secondo Hillman, ciascuno di noi ha un destino, scritto nel codice della propria anima. Le passioni che ci animano sono il richiamo verso il fine più vero della nostra esistenza. Carla Erbaioli, protagonista del libro “Dove vanno i miei bambini?”, romanzo della giornalista Rosanna Mazzoni, è un esempio vivente di come il codice dell’anima possa dirigere una vita, dare la forza di lottare affinché, sempre per dirla alla Hillman, la ghianda possa germogliare e trasformarsi nella quercia che eravamo destinati ad essere.
Nel codice di questa donna, nata e cresciuta a Castel Ritaldi, c’è scritta la passione per la vita che viene alla luce. A soli quattro anni Carla ha già un chiodo fisso in testa: capire come nascono i bambini. Da adolescente sfida famiglia, ostacoli e convenzioni per poter accedere alla scuola per ostetriche. Giovanissima lascia la sua terra e gira l’Italia per poter vivere la sua passione. Ad un certo punto la vita la porta fino ai confini del mondo, in Etiopia, per poi farla tornare nella sua terra.
Carla non ha figli suoi, ma sicuramente ogni giorno riesce nell’impresa più difficile: quella di partorire la vera se stessa, di dare alla luce la passione che arde nel profondo della sua anima. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, dunque. La capacità narrativa della Mazzoni permette al lettore di intraprendere un viaggio intenso e avvincente.
Questo libro in fondo nasce dall’incontro di due straordinari talenti, quello dell’autrice per la scrittura e quello della protagonista nell’accompagnare il miracolo della vita che rinnova se stessa. E quando due donne mettono insieme i propri doni, si sa, non può che venirne fuori qualcosa di veramente unico e prezioso.
(modificato alle ore 10.20 del 5 dicembre)