Il campanile a vela della basilica di San Salvatore, patrimonio dell’Unesco all’interno del sito seriale Italia Langobardorum, è instabile e potrebbe rischiare crolli, con conseguente danneggiamento della chiesa sottostante. E’ questa la motivazione alla base dell’ordinanza del Comune di Spoleto che ha disposto oggi la chiusura parziale della navata sinistra della basilica.
San Salvatore chiusa parzialmente – Dopo il terremoto del 24 agosto in Centro Italia, infatti, proseguono i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali. Nel documento pubblicato oggi si fa riferimento al sopralluogo effettuato venerdì nella chiesa patrimonio Unesco con gli esperti “che hanno accertato la condizione di instabilità del campanile a vela collocato al di sopra della navata sinistra della Basilica di San Salvatore” e “ravvisato che il campanile a vela denota una situazione di potenziale pericolo per l’incolumità delle persone“. Da qui la decisione di disporre “la chiusura temporanea parziale della navata sinistra della Basilica di San Salvatore per espletare le opportune verifiche in seguito agli eventi sismici in atto, in considerazione della situazione esposta nelle premesse“.
Danni all’ex monastero del Crocifisso – Ad essere interessata da crepe rilevanti è stata la struttura adiacente al complesso, l’ex monastero del Crocifisso, all’interno del cimitero civico. I sopralluoghi hanno accertato un danno grave alle strutture orizzontali e verticali dei locali, posti su più livelli, con ingresso dal Sagrato della Chiesa di San Salvatore e confinanti sul lato destro con quest’ultima e sul lato sinistro con la camera mortuaria e ambienti attigui. Strutture che sono state quindi chiuse.
Interventi su Palazzo Ancaiani – Il sisma ha danneggiato anche palazzo Ancaiani. Il Comune evidenzia infatti l’esistenza di “lesioni agli architravi delle finestre della facciata di Palazzo Ancaiani piano primo lato Ovest Piazza della Libertà” e “distacco di elemento lapideo di rivestimento angolo Teatro Romano“. E’ stata quindi disposta la transennatura dell’area sottostante la facciata di Palazzo Ancaiani lato Ovest di Piazza della Libertà e la messa in sicurezza degli elementi lapidei instabili.
Danni agli edifici privati – Continuano inoltre i sopralluoghi anche agli edifici privati. Diversi sono quelli ritenuti parzialmente inagibili: per lo più strutture vecchie e non oggetto di adeguamenti antisismici. Numerose le ordinanze emesse negli ultimi due giorni su varie tipologie di immobili. Due riguardano l’inagibilità parziale di due diversi edifici in via Turati, a San Giovanni di Baiano. Altri ad Acqualacastagna e Petrognano. Mentre a Patrico un edificio è stato dichiarato totalmente inagibile, così come un immobile a Bazzano Inferiore. E’ stata invece emessa un’ordinanza di inagibilità parziale di una porzione di edificio in viale Martiri della Resistenza, così come di un altro in via Monterone. Inagibile anche un edificio a Poreta. Mentre il Comune ha deciso di chiudere un locale di sua proprietà a Bazzano Inferiore, sede della Pro loco. Altre ordinanze riguardano la struttura delle Suore della Sacra Famiglia in via Loreto Vittori, il complesso parrocchiale in piazza San Domenico. Nei giorni precedenti, invece, erano state dichiarate parzialmente inagibili gli annessi ad un edificio in viale Marconi, due immobili a San Brizio (inagibilità totale), uno in via Blasioli a San Giovanni di Baiano, la scuola materna di San Domenico, il cortile della chiesa del Sacro Cuore, la chiesa di San Domenico, un immobile in piazza Torre dell’Olio, uno in via Pierleone, oltre a parte del museo del Tessuto, palazzo Collicola ed al Ponte delle Torri.