Jacopo Brugalossi
Tre tagli netti al telone del palatenda. Tre squarci, comparsi negli ultimi giorni, che sottolineano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto la struttura sia inerme dinanzi ai “raid” vandalici dei soliti ignoti. Oltre ai tagli, inferti più o meno a 50 cm dal suolo, non mancano vetri crinati o direttamente spaccati, presumibilmente per mezzo di mattoni di cui sono ancora visibili i frammenti in terra. I vandali, dunque, non si accontentano più di deturpare l’esterno, ma attraverso gli squarci o anche dalle finestre rotte (ci sono impronte di pedate a dimostrarlo) si introducono all’interno, rompendo gli idranti e frantumando i lavandini dei bagni.
Opposizione all’attacco. Informati stamattina presto dell’accaduto, i consiglieri di minoranza Gian Marco Profili, Antonio Cappelletti, Fabrizio Cardarelli e Angelo Loretoni hanno raggiunto il palatenda per vedere coi propri occhi lo stato della situazione. Insieme a loro c’era il consigliere nazionale di Federginnastica Roberto Settimi, autore di numerose battaglie dialettiche sulle sorti dell’infrastruttura sportiva messa in piedi anni fa ma tuttora incompleta. “Questa struttura non è ne carne ne pesce – ha sentenziato Profili – ma soltanto, fino ad ora, un inutile spreco di denaro. Ci aspettiamo che l’amministrazione prenda una posizione definitiva e la porti avanti con atti concreti, senza più tergiversare.” Ancora più netto del collega l’avvocato Antonio Cappelletti, secondo cui la politica spoletina è diventata ormai la “politica delle denunce”. “Qualsiasi nostra proposta o segnalazione viene sistematicamente ignorata dalla maggioranza e per questo siamo costretti ad andare avanti a forza di esposti e denunce – ha detto ricordando la recentissima vicenda della Casina dell’Ippocastano. – Non è escluso che anche per il palatenda si debba arrivare a questo”.
A prospettare una soluzione contingente, che permetta quantomeno di segnalare la presenza intorno alla struttura di vandali e di fotografarli, è il consigliere Fabrizio Cardarelli, che ha parlato di videocamere a fotocellula del costo di circa 250 euro in grado di fotografare chiunque entri nel proprio raggio d’azione e di avvisare dei numeri di telefono collegati. Non ha usato mezzi termini, come sua abitudine, Angelo Loretoni, che a bollato la vicenda del palatenda come l’ennesima prova di ignavia, incapacità ed inconcludenza dell’amministrazione.
All’interno. Nel bel mezzo dell’improvvisata conferenza della minoranza è sopraggiunto al palatenda per un sopralluogo l’ingegnere del Comune Lorenzo Pesci, informato poco prima delle spiacevoli novità. Insieme a lui, anche Loretoni e Cappelletti sono entrati nel palazzetto per rendersi conto dell’entità dei danni, potendo così testimoniare direttamente la semidistruzione perpetrata nei bagni, con tanto di pezzo di lavandino spaccato portato da Loretoni all’attenzione dei giornalisti presenti. Se non si corre subito ai ripari, impedendo a chiunque ne abbia voglia di entrare nel palatenda da squarci o finestre, la conta dei danni rischia di crescere a dismisura.
Le parole di Cintioli. Contattato telefonicamente da Tuttoggi.info, l’assessore Giancarlo Cintioli ha dichiarato che l’amministrazione si sta attivando per completare il palatenda come palestra da 99 posti, tramite la messa a punto degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria per un importo complessivo di circa 190mila euro. “Gli uffici tecnici stanno preparando gli atti per la gara d’appalto – ha detto l’assessore – il cui bando potrà essere pubblicato a breve”. Una delibera adottata ieri dalla giunta comunale conferma le sue parole, anche se Roberto Settimi, cui i consiglieri di minoranza hanno chiesto un parere tecnico, ha dubitato che gli impianti bastino a completare la struttura, che manca del secondo telo isolante di supporto al primo (che evitarebbe la condensa in inverno e temperature torride in estate) e, soprattutto, di un muro di cinta che renda gli atti vandalici solo un lontano ricordo.