Categorie: Cronaca Spoleto

Spoleto, nuovo caso di anemia equina / Ma l’usl tranquillizza

Un focolaio di anemia infettiva equina in un allevamento della prima periferia di Spoleto. L’episodio, prontamente segnalato al servizio di sanità animale dell’USL n. 2, non rappresenta una novità nella città del Festival. Un caso analogo era stato infatti segnalato nel maggio del 2013, seguito da un’apposita ordinanza sindacale che imponeva al proprietario dell’allevamento una serie di rigide disposizioni: dall’isolamento temporaneo del mulo a rischio infezione a specifici test sugli animali che avevano vissuto a stretto contatto, fino al divieto di far avvicinare all’allevamento persone estranee (l’anemia infettiva equina, va sottolineato, non è trasmissibile all’uomo), cani, gatti e qualsiasi altro animale da cortile.

Una profilassi che, fortunatamente, non si è resa necessaria nell’ultimo caso. Nonostante il 28 maggio scorso la direzione SLOS (Sviluppo Locale e Sostenibile) abbia attivato tutte le procedure di emergenza per “non negatività” di un mulo, tramite un’ordinanza sindacale del tutto simile a quella del 2013, i successivi controlli effettuati dal Servizio Sanità Animale dell’Usl hanno accertato “l’estinzione del focolaio di anemia infettiva” e chiesto pertanto la revoca dei provvedimenti adottati con l’ordinanza.

Riproduzione riservata ©