Sembrano lontani anni luce i periodi in cui attorno alla Casina dell’Ippocastano ruotava gran parte della “vita notturna” di Spoleto. Oggi, nessuno vuol più gestire la struttura di Viale Matteotti, tanto che la gara d’appalto per la gestione indetta dal Comune a giugno e scaduta il 12 di luglio è andata deserta.
L’ente era rientrato in possesso dell’immobile qualche mese fa, dopo aver risolto il contratto con l’ultimo gestore, ma già da tempo la situazione del locale era in stallo completo. Tanto da spingere i consiglieri di minoranza a presentare, nel febbraio scorso, una mozione sulla vicenda della chiusura ed il mancato pagamento del canone di affitto della Casina dell’Ippocastano e a chiedere il ritiro delle deleghe all’assessore allo sviluppo economico Maria Margherita Lezi. La giunta era dovuta correre ai ripari muovendosi con un investimento di 45mila euro su tre fronti: revisione e ripristino dell’impiantistica base dell’immobile, rimozione dei beni pignorati (tra cui un sistema di allarme con due videocamere) a seguito dell’autorizzazione del Giudice e, infine, pubblicazione di un apposito bando di gara per la locazione non a fini abitativi dell’immobile.
Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, infatti, la Casina dell’Ippocastano dovrebbe tornare ad essere il fulcro della vita notturna di Spoleto. Il contratto di locazione, sei anni di durata per 13.200 euro di canone d’affitto annuo, prevedeva che gli aspiranti gestori mettessero a punto un programma di eventi e iniziative culturali (a proprie spese) per tutti e sei gli anni: il primo da presentare già in sede di offerta, gli altri da far pervenire entro il primo gennaio di ogni anno al Comune, al quale spetta l’eventuale validazione.
Chissà se proprio queste condizioni hanno spaventato i possibili “acquirenti”. Sta di fatto che il passo più importante per far tornare agli antichi splendori un pezzo di storia di Spoleto, quello di individuare un soggetto disposto a gestirlo, è per il momento fallito.
(Jac. Bru.)