“Nel riproporre la vecchia tesi del trasferimento di Spoleto alla Provincia di Terni, un recente comunicato ipotizza l’inclusione anche del tuderte in tale progetto con la motivazione che esso fa già parte del Circondario del Tribunale di Spoleto. Quest’Ordine forense, che obbiettivamente non ravvisa attuali profili di opportunità in tali ipotesi di trasferimento, ritiene di raccomandare che gli assetti giudiziari siano comunque tenuti rigorosamente fuori dalle presunte ragioni a sostegno”. Così in una nota l’Ordine degli avvocati di Spoleto, guidati da Pietro Morichelli.
“L’attuale importante configurazione del nostro polo Tribunale-Procura-Sorveglianza – ricordano gli avvocati del foro spoletino – è nata e si è consolidata come Circondario di tutta la fascia centrale dell’Umbria, che si articola imprescindibilmente sui quattro comprensori Spoletino-Folignate-Todi/Marsciano/Deruta-Valnerina, proprio per una corretta operazione di redistribuzione funzionale della giustizia all’interno della vasta provincia di Perugia, con dimostrato vantaggio del servizio nel Distretto umbro. Un’operazione di ingegneria burocratica, motivata esclusivamente sull’aspirazione di allargamento della provincia ternana, non rispetterebbe l’assetto giudiziario faticosamente conquistato e anzi creerebbe le condizioni evidenti per un gravissimo salto nel passato con risorgenti minacce di dissolvimento del polo giudiziario di Spoleto”.
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