Il Comune di Spoleto cerca un avvocato da assumere a tempo indeterminato. Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi all’albo pretorio dell’ente e le domande dovranno essere presentate entro l’11 aprile. Per gli ammessi alla selezione ci saranno due prove scrive ed una orale.
Nella determinazione dirigenziale che accompagna il bando si ricorda che l’assunzione di un avvocato (categoria D) è prevista nel piano triennale del fabbisogno occupazionale del Comune 2017 – 2019 e che “la carenza organizzativa è particolarmente sentita nell’ente ove l’ufficio legale cura direttamente una gran parte del contenzioso“. Inutili finora, le procedure per l’assegnazione di personale da altri enti così come l’avviso di mobilità. Al Comune non è rimasta quindi la strada del bando pubblico, che ha visto però a fine gennaio, da parte della Giunta de Augustinis, la rimodulazione del calcolo dei titoli “al fine di valorizzare il percorso professionale dei candidati”.
Oltre ai requisiti generali per l’ammissione (la cittadinanza ad uno dei paesi dell’Unione europea, l’idoneità fisica, il pieno godimento dei diritti politici etc.), i candidati devono avere:
- Laurea specialistica o laurea magistrale o laurea vecchio ordinamento in giurisprudenza con un punteggio non inferiore a 108/110 o equivalenti; per i titoli conseguiti all’estero è necessario il provvedimento di riconoscimento delle autorità italiane;
- Abilitazione alla professione di Avvocato;
- Iscrizione da almeno tre anni presso l’albo degli avvocati;
- Possesso di patente di guida B;
I candidati devono presentare al Comune di Spoleto la domanda di partecipazione al concorso entro il giorno 11 aprile 2019 a pena di esclusione o tramite posta elettronica certificata (PEC), o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o con consegna a mano all’Ufficio protocollo generale. La tassa di concorso è di 20 euro (10 euro in caso di domanda via Pec).
Sono appunto previste 2 prove scritte e 1 orale. Qualora il numero delle domande dei candidati ammessi superi le 50, la commissione si riserva di attuare una preselezione da svolgersi attraverso apposito test il cui contenuto è da riferirsi alle materie oggetto della prova d’esame; il test non attribuisce alcun punteggio aggiuntivo alle prove successive.
La prima prova scritta consiste in un motivato parere legale vertente su una o più delle seguenti materie: diritto civile, diritto del lavoro, diritto e procedura amministrativa, diritto penale, ordinamento istituzionale e contabile degli enti locali. La seconda prova scritta consiste nella redazione di un atto giudiziario vertente su una o più delle materie già indicate. La prova orale si svolge oltre che nell’ambito delle materie di cui sopra, anche sulle seguenti:
- diritto amministrativo con particolare riferimento all’ordinamento degli enti locali;
- contabilità degli enti locali e sistema tributario;
- diritto processuale civile e processuale amministrativo;
- contratti e appalti nella pubblica amministrazione;
- norme generali sul pubblico impiego;
- accesso agli atti e tutela dei dati personali;
- normativa in materia di prevenzione della corruzione e reati contro la pubblica amministrazione .
Nell’ambito della prova orale la commissione accerta, con il supporto di componenti aggiunti o con testi e quesiti predeterminati nella soluzione, l’accertamento della conoscenza della lingua inglese e la conoscenza delle applicazioni informatiche più diffuse. L’accertamento negativo determina l’inidoneità del candidato a prescindere dalla votazione attribuita alle prove scritte e alla prova orale.
Quanto ai criteri di valutazione dei titoli, secondo quanto approvato dalla Giunta comunale il 31 gennaio 2019, 3 punti vengono ripartiti per la cultura, altrettanti per il servizio e idem per il curriculum; altri titoli danno diritto ad 1 punto.