Con l’approvazione della giunta può ufficialmente prendere il via la finanza di progetto per la riqualificazione della piscina comunale di Spoleto. Un progetto che vede in prima fila in qualità di soggetto proponente il Consorzio di Cooperative Sociali Abn e che ora, nel rispetto delle normative vigenti, verrà messo a gara con procedure di evidenza pubblica. Le linee guida, comunque, sono già tracciate con la costruzione ex novo di una palestra e di un bar-ristorante in funzione tutto l’anno e aperto anche ai non iscritti e una riconversione degli impianti energetici con l’obiettivo di abbattere i costi e l’inquinamento.
Piscina “tirata a nuovo” – Tradotto in numeri si parla di un investimento complessivo di poco superiore ai 2,5 milioni di euro che, come sottolineato in conferenza stampa dal presidente di Abn Andrea Corcontento “contiene principi volti al bene dell’intera comunità spoletina. Il senso profondo di questo nostro investimento – ha sottolineato Corcontento – è proprio quello si sviluppare un’economia sociale partendo dal presupposto che il benessere sia prima relazionale e poi materiale”. Oltre alle classiche azioni di promozione del nuoto infatti, la nuova palestra permetterà di svolgere numerose attività a secco mentre gli spazi recuperati grazie al restyiling dei bagni e degli spogliatoi diventeranno buoni per convegni su sport e salute, attività di co-working, corsi di formazione per tecnici, iniziative socio-culturali sullo sport. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una terza vasca interna per le attività di acqua fitness con temperature adeguate anche per il nuoto baby, mentre non verranno toccate la vasca da 25 e quella esterna da 50 metri, che comunque si cercherà di sfruttare in estate per meeting ed eventi vari e dare così ulteriore slancio al turismo sportivo.
Lavori “ottimizzati” – La concessione che il comune assegnerà alla scadenza dell’appalto – tra settembre e ottobre – avrà durata trentennale. Se non perverranno altre offerte sarà l’Abn ad aggiudicarsela, in caso contrario il soggetto proponente avrà comunque la facoltà di pareggiare o superare l’offerta che dovesse vincere la gara. I lavori dovrebbero partire immediatamente e si protrarranno per una ventina di mesi; saranno ottimizzati al massimo per evitare di chiudere l’impianto, se non per periodi ultrabrevi. In autunno cominceranno quindi le operazione di costruzione dei due nuovi edifici e di riqualificazione dello spazio all’aperto. Nell’estate 2015 si penserà alle vasche interne.
Il comune risparmia – Notevoli le cifre che l’amministrazione risparmierà grazia a questo modello di investimento (lo stesso adottato per la riqualificazione della piscina dello stadio a Terni). Nei primi due anni la concessione sarà a costo zero mentre dal terzo in poi il pubblico verserà nelle casse del privato 73mila euro annui, circa un terzo di quanto il comune spende attualmente. Merito anche del fatto che la manutenzione straordinaria sarà a totale carico del concessionario. Discorso a parte per le tariffe che, dal momento che l’impianto resterà pubblico, sarà ancora il comune a stabilire.
Nido di San Giacomo – Altro progetto che cammina “parallelo” a quello della piscina comunale è la gestione dell’asilo nido di San Giacomo. Qui l’investimento è più contenuto, intorno ai 112mila euro, e la concessione durerà 8 anni. Periodo che nelle valutazioni del comune e del soggetto proponente, la Cooperativa Il Cerchio, sarà sufficiente per ampliare e adeguare la struttura a tutti gli standard, migliorando al contempo la funzionalità del servizio. Saranno inoltre previste aperture straordinarie nei canonici periodi di chiusura dei nidi (pasqua, natale e mesi estivi) e, a differenza delle strutture a diretta gestione comunale, a San Giacomo si potrà andare all’asilo anche di sabato. Rientra nello stesso progetto lo spazio gioco dell’asilo di Villa Redenta, che consentirà al nido comunale di allungare l’orario di apertura fino alle 18.30. Notevoli, anche in questo caso, i benefici per le casse comunali: il costo medio a bambino calerà da 11.000 a circa 8.500 euro annui. Secondo le previsioni la concessione, frutto anche in questo caso di una gara con procedura aperta, sarà operativa in tempo utile per l’avvio del prossimo anno scolastico.
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