A Spoleto resta avvelenato il clima politico in vista delle prossime elezioni. Eccezion fatta per il M5S che ha già individuato in Tommaso Biondi il candidato sindaco e blindato la lista degli aspiranti consiglieri comunali, partiti e liste civiche restano ancora fermi al palo.
Pd “andiamo avanti”
Al centro dei riflettori resta il Partito democratico di Matteo Cardini che sabato ha incontrato la minoranza che si riconosce nell’azione dell’ormai ex onorevole Bocci. Un incontro di un paio d’ore dove non sono mancati momenti di tensione rispetto a quello che doveva essere un confronto sereno. In barba alla richiesta del segretario che chiedeva un confronto il più allargato possibile, i “ribelli” si sono presentati con il portavoce Guido D’Angeli e Laura Zampa (in rappresentanza del capogruppo Dante Andrea Rossi). Cardini ha da subito affrontato le richieste che la minoranza aveva avanzato il giovedì precedente al termine di quella che ai più è sembrata una vera e proprio sceneggiata.
Ultimatum Pd alla minoranza, Centrodestra verso convergenza, Spoleto Popolare accelera ancora
Sull’ipotesi di riequilibrare l’assemblea comunale, la segreteria ha ribadito che il voto degli iscritti è sacro e non si può annullare l’esito congressuale. Liquidato in breve anche il tema delle primarie, non solo perché il regolamento del partito le fissa ad almeno 4 mesi prima le elezioni, ma sopratutto perché alla presentazione delle liste potrebbe mancare poco più di un mese. Non c’è tempo per una consultazione popolare. Sulla ipotesi di azzerare le trattative in corso con i competitor, Cardini ha ricordato che quanto fin qui fatto è stato partecipato a D’Angeli e che è ben accetta la presenza di un rappresentante della minoranza ai prossimi incontri. Su questo, a quanto pare, la Zampa ha avuto da ridire. Puntando l’indice sopratutto verso un accordo con Rinnovamento: “in un caso simile non mi candiderò alle prossime elezioni, ma continuerò la mia azione nel piddi”, avrebbe detto.
[themepacific_box color=”grey” text_align=”left” width=”100%”]
Riceviamo e pubblichiamo:
“Richiesta di rettifica da parte di Laura Zampa rispetto articolo – Spoleto, Cardini Pd: andiamo avanti
Spoleto, 26 marzo 2018 – Comunico che le parole da me pronunciate nella sede del PD nell’incontro nel quale con Guido D’Angeli siamo andati a recepire la risposta di Cardini al documento presentato in assemblea dai 25 delegati della mozione congressuale Spoleto Prima, non sono quelle riportate tra virgolette dall’articolo di Tuttoggi.
In quella sede ho affermato, a titolo personale, che non condivido il percorso che sta compiendo la delegazione di Cardini e, in particolare, che non farò parte del progetto del Partito Democratico nel caso in cui formeranno una coalizione con le liste Rinnovamento o Spoleto Popolare. Questo in coerenza con il percorso di opposizione da me svolto in questi ultimi 4 anni verso una maggioranza che reputo sia responsabile di immobilismo ed abbia operato scelte errate per la città di Spoleto.
Laura Zampa”
[/themepacific_box]
Una affermazione che non ha sconvolto più di tanto i presenti. D’Angeli e Zampa, incassate le risposte, si sono riservarti una risposta dopo martedì prossimo, quando incontreranno il resto della minoranza dem e decideranno il da farsi. Probabile che si aspetti la reunion che si terrà proprio martedì in un ristorante della periferia di Spoleto organizzata dai sostenitori umbri di Bocci. Dall’intervento del leader si capirà la linea che i fedelissimi terranno nelle prossime settimane, da Spoleto a Terni (dove il piddì registra anche qui il periodo più buio della propria storia), a Foligno fino a palazzo Donini.
La segreteria spoletina è comunque decisa a non perdere più ulteriore tempo. Cardini ha annunciato di “andare avanti” il che equivale non solo a scrivere le linee programmatiche ma a lavorare, già da queste ore, alla lista dei candidati. Di più. La segreteria ha fatto sapere che anche in caso di esito negativo dalle urne di maggio/giugno prossimo, resterà in piedi per proseguire nell’azione di ricostruzione del partito, “azione pressoché paralizzata da gennaio scorso da questi giochini della minoranza”. Tanto che a Foggy Bottom c’è chi non esclude un ricorso ai garanti.
Le strane manovre della Lega
Intanto in città continua a tenere banco la decisione del consigliere leghista Sandro Cretoni che venerdì ha fatto vedere i sorci verdi alla maggioranza dichiarando il proprio “no” alla approvazione del bilancio preventivo seguito (dopo un confronto con la maggioranza) da un ripensamento e ancora da una nuova dichiarazione di ostilità. Difficile ipotizzare le “vere” ragioni di una simile scelta. Cretoni infatti, che dal 2015 era confluito da Rinnovamento al Gruppo misto per abbracciare la causa della Lega, era rimasto sostanzialmente fedele al programma di Cardarelli. Garantendo sempre quel voto in più necessario dopo i “tradimenti” di Aliero Dominici, Marina Morelli e Francesco Saidi che avevano abbandonato la maggioranza.
Che sia stato quindi un atto di sfiducia alla vice Bececco? O una precisa volontà di creare il caos? Più probabile la seconda, strategia che a Spoleto ha sempre ripagato chi nel caos sguazza trovando opportunità o punta ad affermare la propria linea. Potrebbe così non essere una casualità la presenza ai lavori del consiglio comunali di alcuni ex amministratori della ormai fallita Spoleto Credito e Servizi. L’opposizione, o gran parte di essa, sembrava attendere la debacle della Giunta, quasi che la decisione di Cretoni fosse stata condivisa con le minoranze. Anche il ritorno in aula del consigliere Saidi, pressochè scomparso nell’ultimo anno, a detta dell’ufficio di presidenza, è risultata quando meno strana. “Chi vuole il bene della città, davanti a quella vergogna, si è allontanato dall’aula; chi è rimasto ha invece dimostrato di perseguire i propri interessi personali, non certo il bene comune” ha detto a microfoni spenti la consigliera Dell’Anno. La mossa si è dimostrata un mezzo autogol, dal momento che ha riportato la maggioranza a dialogare e a ritrovarsi compatta. Alla vice sindaco Maria Elena Bececco spetta ora l’arduo compito di trovare una soluzione; riuscire a convincere Cretoni o trovare una sponda tra i consiglieri dell’opposizione?
Spoleto Popolare inaugura sede
L’altra novità del fine settimana è l’inaugurazione della sede di Spoleto Popolare. L’evento è stato seguito da molte persone (più di 300 per gli organizzatori). Al fianco di Maria Elena Bececco c’erano gli assessori Antonio Cappelletti e Gianmarco Profili e i consiglieri comunali Enrico Armadoro, Walter Cieri, Ilaria Frascarelli e Roberto Settimi. Presenti anche alcuni colleghi di Rinnovamento, la lista civica del compianto sindaco Cardarelli con cui SP ha fin qui condiviso il percorso, e precisamente il capogruppo Zefferino Monini, Maria Caporicci, Maria Rita Dell’Anno e Cecilia Massarini. Tra gli ospiti il presidente dell’associazione Amici di Spoleto Dario Pompili, l’ex assessore Agnese Pula e gli imprenditori Luzi e Chiavari.
Nessun annuncio ufficiale sul candidato a sindaco anche se la Lista da tempo non nasconde di puntare tutto sulla Bececco che non incasserebbe però il favore degli alleati di Rinnovamento. A lei è spettato il compito di fare gli onori di casa e ribadire la volontà di continuare in un progetto civico, aperto anche ad altre formazioni civiche senza preclusioni. Con l’aiuto di alcune slide la vice sindaco ha ripercorso alcune delle azioni portate avanti dall’attuale amministrazione come il risanamento del bilancio, la riduzione del costo del personale, il recente inserimento dell’ex convitto femminile e della colonia di Monteluco tra le strutture che verranno recuperate e valorizzate dall’Inps, la salvaguardia e la valorizzazione della caserma dei Granatieri e della Scuola di polizia. Successi che, come si ricorderà, furono per lo più portati avanti dal “prof”, come tutti chiamavano Cardarelli, e dalla sua grande capacità di instaurare proficue relazioni.
Rinnovamento al palo
Apparentemente ferma l’azione di Rinnovamento. Zefferino Monini, chiamato a rinsaldare i rapporti tra le due liste che sostengono la Giunta municipale, nonostante gli sforzi non ha raggiunto ancora l’obiettivo. Un certo nervosismo si va registrando anche tra i banchi del consiglio comunale, con qualche consigliere che accusa il presidente Francesco Graniti di non partecipare puntualmente le decisioni prese dal movimento. Entro la prossima settimana dovrebbero comunque essere sciolti diversi nodi. A cominciare dalla ipotesi del candidato sindaco: al nome dell’assessore al bilancio Corrado Castrovillari, si va aggiungendo quello di Camilla Laureti, assessore alla cultura. Due nomi che non dispiacerebbero neanche al piddi, che ha già fatto sapere di voler incontrare in settimana la delegazione composta da Graniti-Monini-Panfili. Quello delle eventuali alleanze resta un tema caldo e all’ordine del giorno. Come pure la composizione della lista di candidati. Con Spoleto Popolare che strizza l’occhiolino ai colleghi sperando nel salto della siepe.
Pd si scusa con la giornalista
Intanto non si placano le polemiche dopo l’aggressione verbale del consigliere comunale del piddì Paolo Martellini nei confronti della giornalista Chiara Fabrizi, accusata di essere “collusa”. Il consigliere già nei minuti seguenti il grave episodio sarebbe tornato sui suoi passi chiedendo scusa alla cronista, anche se i più si aspettavano una ammenda pubblica. Così il Partito democratico ha voluto manifestare la propria vicinanza alla giornalista: “Il partito democratico prende le distanze da qualsiasi comportamento scorretto e da insulti o offese, in modo particolare che vengano perpetrate da persone, di qualunque colore politico, che ricoprono ruoli istituzionali e in luoghi in cui il confronto deve rimanere sempre civile e democratico”.
A riaccendere la polemica, ce ne fosse stato mai bisogno, è stato l’ex segretario del piddì Roberto Loretoni, alleato di Martellini nella minoranza che sta animando le giornate dei dem, che con un post su Facebook ha attaccato il fratello della Fabrizi “reo” di aver riportato sul proprio profilo, in difesa della sorella, un paio di articoli di giornali che avevano riportato l’episodio dell’insulto. “Penso sia inqualificabile che un dipendente del Comune di Spoleto prenda posizione di parte politica con affermazioni esilaranti”. Peccato che il fratello non avesse fatto altro che riportare quanto scritto dai due articolisti. Un’altra occasione persa per fare, tacendo, bella figura.
© Riproduzione riservata
(ha collaborato Sara Fratepietro)
modificato alle ore 17