Jacopo Brugalossi
Carlo Ceraso
E’ stata un'altra giornata di fibrillazione al Comune di Spoleto, dove non è mancato l'ennesimo colpo di scena. Il primo cittadino Daniele Benedetti, che in mattinata ha incassato la fiducia dei colleghi umbri, ha aperto il ciclo di incontri voluti per chiarire le vicende relative al disavanzo di bilancio (9,7 mln di euro) ricevendo nella sala dello Spagna le associazioni di categoria (domani si terrà il primo degli appuntamenti con la cittadinanza fissato presso il bocciodromo di San Giacomo a partire dalle ore 21).
Tutto sembrava filare liscio come da programma quando è trapelata la notizia della lettera che l’ormai ex direttore generale Angelo Cerquiglini – unico indagato nell’inchiesta coordinata dalla Procura della repubblica sul “buco” contabile – ha inviato alla giunta comunale e all'intero consiglio comunale evidenziando quelli che a suo dire sarebbero “gli errori metodologici commessi sul riaccertamento dei residui” dal consulente De Paolis. Il documento, che Tuttoggi.info ha potuto visionare in serata, è stato inviato anche al segretario comunale, ai revisori dei conti e alla Corte dei conti. Ma andiamo con ordine.
L’incontro con le associazioni – Al summit di stamattina erano presenti i vertici di Assindustria, ConfCommercio, ConSpoleto, Confartigianato, CNA e Confesercenti. “Stiamo lavorando per rimettere in carreggiata la città e gestire l'attuale situazione attraverso strumenti ordinari con l'obiettivo di predisporre un Piano triennale di rientro serio e credibile” – ha detto il sindaco -, “nessuno pensa che l'arrivo del Commissario possa di per sé portare ad un aumento insostenibile delle aliquote e ad una riduzione drastica dei servizi, ma se non ci assumiamo tutti la responsabilità di uscire insieme da questa situazione, come si possono escludere a priori conseguenze che sarebbero drammatiche per la nostra città? Il lavoro che si sta portando avanti per predisporre un piano di rientro a tutela della città e del suo tessuto economico è enorme ed è su questo che voglio confrontarmi e avere segnali di responsabilità”.
“Meglio la gestione ordinaria” – “Preferiamo di gran lunga che le soluzioni agli attuali problemi di bilancio arrivino attraverso una gestione ordinaria di questa fase – hanno concordato all'unanimità le categorie -, chiaramente questa posizione non riflette in alcun modo una nostra adesione di carattere politico, anche perché tra qualche mese avremo tutti la possibilità di giudicare l'operato dell'amministrazione in occasione delle elezioni amministrative, ma è chiaro che gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, gli albergatori e, più in generale, il tessuto produttivo di Spoleto non ha alcun interesse a far correre alla città rischi inutili, soprattutto in un quadro economico difficile come quello che stiamo continuando a vivere”. Ed è alla luce della difficile congiuntura economica che le associazioni di categoria hanno invitato l'amministrazione, nella predisposizione del Piano triennale di rientro, a considerare la possibilità di avere un minor gettito dalle entrate tributarie e, al contempo, ad ipotizzare nuovi modelli organizzativi che possano generare ulteriori economie.
La lettera di Cerquiglini – Ad agitare la giornata che per la giunta sembrava volgere al rosa pallido è stata così la lettera che l’ex dg ha inviato dalla sua residenza trevana. Secondo Cerquiglini (stando ad una prima, veloce lettura del documento visionato da Tuttoggi.info) il disavanzo di bilancio in parte corrente ammonterebbe a 200mila euro e non a 4,9 milioni come accertato dagli uffici sotto la supervisione del consulente De Paolis. Cerquiglini, che lamenta di esser stato “tenuto completamente all’oscuro delle operazioni di riaccertamento straordinario”, contesta senza mezzi termini la metodologia indicata da De Paolis sia per quanto riguarda i gettiti Imu e Ici a partire dal 2009, sia per le sanzioni relative alle violazioni del codice della strada. L'ex dirigente finanziario nulla dice riguardo agli esercizi ante 2009, nè sui riaccertamenti che si dovrebbero fare alla fine di ogni anno e che per il segretario comunale Ruggeri sarebbero stati fatti male quando non fatti per nulla (clicca qui) .
Residui “alleggeriti” – Secondo Cerquiglini, dalle operazioni di riaccertamento eseguite col “metodo De Paolis” mancherebbero all’appello 3,5 milioni di Ici dal 2009 al 2011, 800mila euro di Imu relativa all’anno 2012 e quasi 400mila euro di contravvenzioni per violazioni al codice della strada. Totale: 4,7 milioni di euro, quasi la totalità del disavanzo di spesa corrente (4,9 mln). Cerquglini non risparmia neanche una frecciatina quando, riferendosi all'Imu 2012, dice di “non riuscire a spiegarsi come l’ufficio tributi e la ditta Halley, nell'arco di oltre tre mesi” non sono stati in grado di elaborare “un elenco puntuale del differenziale esistente tra il dichiarato ed il versato”: operazione per la quale, rincara la dose il dirigente, sarebbero bastate “soltanto alcune ore di lavoro”.
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