Spoleto e il mondo del tiro con l’arco piangono la morte di Tino Baldovin, scomparso nella giornata di ieri, martedì 10 gennaio. L’atleta spoletino era salito agli onori delle cronache per essere diventato, nel 1991, campione del mondo paralimpico di tiro con l’arco, vincendo il titolo a squadre. Negli ultimi anni era impegnato come istruttore alla sezione di tiro con l’arco della Polisportiva La Fenice al campo di tiro di San Giacomo. Baldovin si era dedicato a collaborare con l’unità spinale dell’ospedale di Perugia per la riabilitazione attraverso l’utilizzo del tiro con l’arco.
L’ex campione mondiale era ricoverato da circa un mese all’ospedale di Foligno.
Lo ricordano, il Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli e il consigliere Roberto Settimi, come “esemplare figura di sportivo che ha saputo non solo primeggiare a livelli mondiali nella sua disciplina ma che è stato capace di trasmettere alle giovani generazioni la passione e l’entusiasmo dei sani valori della cultura sportiva”. “Non solo un campione ma anche un amico – aggiunge Settimi – cui lo scorso anno abbiamo tributato un dovuto omaggio con un premio speciale alla carriera che lo ha visto protagonista insieme ad altri personaggi del gotha dello sport spoletino. Sentimenti di cordoglio e vicinanza giungano alla sua famiglia”.
Cordoglio viene espresso anche dal Cip (comitato italiano parolimpico) dell’Umbria e dalla Fitarco Umbria.
Il rito di sepoltura è in programma domani pomeriggio alle ore 15 presso il cimitero di San Giacomo di Spoleto.
Nella foto d’archivio Tino Baldovin con alcuni ex alunni-arcieri