Yuri Di Benedetto
Al teatrino delle 6, per l’ormai consueto appuntamento con l’edizione dello Young European Theatre, si sono esibiti gli studenti della The Alexander Zelwerowicz National Academy of Dramatic Arts di Varsavia, mettendo in scena “JULIET MUST DIE”, testo tratto da Romeo e Giulietta di William Shakespeare riadattato dalle drammaturghe Barbara Wiśniewska e Mateusz Szymanówka, con la regia di regia Barbara Wiśniewska e gli attori Katarzyna Hołtra, Adam Fidusiewicz. Romeo e Giulietta è una tragedia di William Shakespeare tra le più famose e rappresentate, e una delle storie d'amore più popolari di ogni tempo e luogo. Lo spettacolo molto breve, poco più di trenta minuti, è stato recitato tutto in lingua polacca. Interessante l’allestimento della scenografia, con il pubblico inserito nella scena e gli attori che vagano tra gli spettatori l pubblico durante la recitazione.
Suggestiva l’interpretazione, che inizialmente prende il via con metodi e costumi classici per poi rapidamente variare fino all’epoca moderna, con i metodi e anche i modi di fare. Giulietta che inizia a piangere nella scena iniziale in vestito bianco d’altri tempi, si ritrova alla fine vestita con abito corto e nero, ballando sul tavolo rappresentando la lap dance, Romeo un semplice cliente interessato a lei. E da qui si dipana la strada che porta al tragico finale della storia se non fosse che Giulietta, stufa di essere usata, lascia morire Romeo, mentre lei non si uccide, anzi, se ne và via felice.
Interessante la reazione del pubblico per questo colpo di scena, che per sancire la fine della rappresentazione parte in una grande ovazione realizzando però poco dopo che gli attori non tornenranno sulla scena a prendersi gli applausi. Perché Giulietta se ne è andata e Romeo è disteso al centro della scena morto, coperto di un vestito bianco. Giulietta deve morire. Ma invece, Giulietta è viva e felice.