Categorie: Cronaca Spoleto

Spoletino a processo per maltrattamenti e violenza sessuale – Per la difesa era incapace di intendere e volere

E’ tornato in aula stamattina, di fronte al collegio penale composto dai giudici Bellina (presidente), Roscini e Laudenzi (a latere), il processo penale a carico di un 60enne spoletino accusato di aver reiteratamente insultato, vessato e aggredito fisicamente gli anziani genitori, spesso per futili motivi, e di aver tentato di abusare sessualmente della badante dei due.

Chiara la linea della difesa – L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore Finocchi del foro di Spoleto, che ha chiesto il non luogo a procedere puntando sulla sua presunta totale incapacità di intendere e volere, che sarebbe dimostrata da una perizia psichiatrica, un certificato dell’Asl n. 3 e una relazione del Centro di Salute Mentale di Spoleto. Oltre a questo, la difesa sostiene che l’uomo non sia attualmente nelle condizioni di presenziare al processo. Il collegio ha però rigettato la richiesta, poiché al momento in cui furono commessi i fatti non risulta che l’imputato fosse del tutto incapace di intendere e volere. La perizia a cui si fa riferimento, inoltre, è stata redatta nel 1985, ben venti anni prima dei primi episodi di violenza che avrebbe commesso. La sua capacità di intendere e volere potrebbe si essere scemata, ma non necessariamente del tutto azzerata.

Nuova perizia – Allo stesso tempo però, i giudici hanno condiviso i dubbi della difesa sulle attuali possibilità dell’imputato di presenziare al processo in corso. Per questo è stato nominato un consulente che avrà il compito di redigere una nuova perizia psichiatrica. Si tratta del dottor Franco Simonucci di Perugia. Il suo giuramento è previsto nel corso della prossima udienza, fissata per il 13 giugno 2013. (Jac. Bru.)

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