Categorie: Economia & Lavoro Foligno

SPIGADORO. BOTTACCHIARI INVITA L’AZIENDA A REDIGERE DOCUMENTO ENTRO FEBBRAIO

L'azienda folignate Spigadoro, nata nel 1822 ora di proprietà della famiglia Podella, da anni produce pasta di qualità e da molto tempo è in una situazione di crisi e stasi. Gli operai chiedono certezze, e gli scioperi degli ultimi tempi spingono i vertici a giungere a lesta soluzione. I proprietari del pastificio folignate hanno riconfermato la disponibilità di andare avanti nell'attività produttiva, dopo mesi di incertezze. È quanto emerso nel corso di un incontro che si è svolto ieri a palazzo Deli, presenti il sindaco, Manlio Marini, l'assessore allo sviluppo economico, Paolo Trenta, l'amministratore unico della Spigadoro, Domenico Antonio Fabiano, il direttore dello stabilimento, Serafino Piccarreta, i rappresentanti sindacali del settore alimentare Massimo Venturini, (Cgil), Angelo Mantozzi, Dario Bruschi e Bruno Piernera (Cisl) e Stefano Tedeschi (Uil). Fabiano ha sottolineato che, dopo le difficoltà degli ultimi mesi, anche per i problemi attraversati dal settore, la famiglia Podella (proprietaria del gruppo omonimo) “ha riconfermato la disponibilità ad andare avanti e di rilanciare l'azienda che però deve camminare con le proprie gambe”. La Spigadoro ha 51 dipendenti oltre al personale esterno (10-15), e intende mantenere i livelli occupazionali e di vendita “per un prodotto di qualità medio-alto. In questo periodo sono stati ridefiniti i rapporti con i clienti all'Italia e all'estero. Le difficoltà ci sono, specie nel mercato umbro”. Alla riunione era presente anche il direttore della Sviluppumbria, Vinicio Bottacchiari, che ha ricordato “il senso di responsabilità del sindacato in questa vertenza” e la necessità di “investimenti per un definitivo rilancio dell'azienda”. Il sindaco Marini ha ricordato l'importanza dello stabilimento della Spigadoro per il settore agroalimentare regionale. “È rimasto l'unico pastificio dell'Umbria – ha detto – noi siamo disponibili a trovare ogni possibile soluzione”. I sindacati hanno ricordato la necessità di rassicurare i lavoratori sul futuro dell'azienda e soprattutto di “dare tempi certi” per l'attuazione del progetto di rilancio dell'impresa, al centro dell'attenzione regionale di vari incontri tecnici. A questo proposito Bottacchiari ha invitato l'azienda a inviare un documento al ‘tavolo regionale' sulla Spigadoro entro la fine di febbraio per definire le questioni e le modalità di coinvolgimento delle varie istituzioni. Nei prossimi giorni i sindacati incontreranno di nuovo la proprietà. L'assessore Trenta ha definito l'incontro “positivo” anche “se vanno definite al più presto le linee del progetto di rilancio”.