“Il report di Cottarelli e il panorama delle società partecipate dell’Umbria, così come riportato dalla stampa locale oggi, ci impone di procedere a vele spiegate sul riordino e semplificazione delle stesse”. Così il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli. La questione è tutta riferita al famoso Sblocca Italia, così come ipotizzato dal governo Renzi, dai suoi ministri e dai suoi consulenti: e si parla dunque di aggregazione, quotazione ed eliminazione delle società che non forniscono servizi essenziali. In soldoni il piano è questo: eliminare le partecipate “inutili, introdurre incentivi per eventuali aggregazioni, quotare le altre. Sempre nel decreto Sblocca Italia, inoltre, si troverebbe l’assegnazione del settore rifiuti alla vigilanza dell’Authority per l’energia, in modo da allinearsi a quanto stabilito anche dall’Ue e da sbloccare dei fondi per affrontare il dissesto idrogeologico. Il tutto per garantire maggiori servizi e immediatezza nella fornitua.
“Già a fine luglio – ha aggiunto Leonelli per ciò che riguarda il mondo delle partecipate umbre – ho avuto modo di sottolineare come fosse insostenibile politicamente il fatto che le nostre società partecipate risultino essere in Italia tra le più costose e più corpose in numero di dipendenti, a fronte di cittadini umbri che non hanno la percezione di particolari efficienze dai servizi erogati. La nostra credibilità come forza di governo passa dal riordino e riequilibrio di tali organizzazioni”. “Per questo – conclude Leonelli – il 29 settembre, alla presenza del sottosegretario alla Pubblica Amministrazione e semplificazione, on. Angelo Rughetti, promuoveremo un incontro seminariale teso a ridisegnare un percorso coraggioso di sostenibilità economica e riorganizzazione delle partecipate”.