Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa, nella questura di Terni in Via Antiochia, per fornire i dettagli riguardo l’agguato avvenuto nella notte del centro cittadino, seguito dall’arresto di due fratelli albanesi: Ftony Roland classe ’88 ,e Blertmir Roland classe ’90.
Determinanti le riprese delle telecamere nei dintorni della zona, e la testimonianza di un altro albanese che, nella caserma dei carabinieri, ha raccontato tutto quello che ha visto da una distanza ravvicinata.
Presente alla conferenza anche il procuratore della Repubblica di Terni, dott. Cesare Martellino, che ha sottolineato la sinergia tra le forze di polizia e l’arma dei carabinieri, fondamentale per l’arresto dei due albanesi.
I fatti – Lo stavano aspettando da diverse ore, nascosti all’interno di un palazzo; questo è quello che emerge dalle riprese di alcune telecamere della zona, vagliate dagli inquirenti. Mentre erano in attesa, una terza persona, ancora da identificare, ha portato loro l’arma con cui avrebbero dovuto compiere il delitto: un fucile utilizzato solitamente per la caccia al cinghiale.
Poi, intorno alle 2.00, l’agguato: all’arrivo della vittima i due fratelli sono usciti dal palazzo e quello con in braccio il fucile gli ha sparato colpendolo per tre volte al tronco; in seguito sono rientrati nel palazzo e li si sono rintanati.
Le forze dell’ordine sono arrivate immediatamente, avvertiti da una segnalazione di alcune persone allarmate dai colpi di sparo, e hanno piantonato l’area irrompendo all’interno del palazzo dove hanno prelevato i due fratelli, ma senza trovare l’arma utilizzata.
Come hanno confermato le immagini delle telecamere, i due fratelli non sono più usciti dal palazzo dopo l’agguato, quindi si pensa che il fucile sia ancora nascosto all’interno del palazzo.
Oltre alle riprese, i due fratelli sono stati inchiodati anche dalla testimonianza di un altro albanese presente sul posto, che avrebbe assistito da una distanza di una ventina di metri a tutta la scena. Dopo molta reticenza, i carabinieri sono riusciti ad ottenere da lui le informazioni necessarie per l’identificazione dei due fratelli. Gli inquirenti sono alla ricerca del terzo complice che non è ancora stato identificato.
Le motivazioni ed i retroscena del tentato omicidio sono ancora tutte da scoprire, si sospetta una regolazione dei conti in quanto il 35enne, vittima dell’agguato, ha partecipato a quel tentato omicidio risalente al 22 ottobre 2013, di via Proietti Divi.
Cronaca di Luca Battaglini – Le foto sono di Federica Pucino ©
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Nella tarda serata di ieri sera sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto due fratelli albanesi, poiché ritenuti autori del tentato omicidio di un loro connazionale verificatosi nel centro cittadino di Terni nel corso della notte tra il 6 ed il 7 luglio. L’operazione di polizia giudiziaria è stata svolta dalla Squadra Mobile in collborazione con il Reparto Operativo dei Carabinieri. Oggi, alle ore 12.00, si svolgerà in Questura una conferenza stampa, cui parteciperà il dott. Cesare Martellino, Procuratore della Repubblica di Terni, dove verranno forniti tutti i dettagli dell’operazione.