Rocambolesco arresto dei poliziotti della Volante che impegnati nel pomeriggio di ieri, 8 novembre, nei consueti servizi di sorveglianza del territorio, transitando in zona Santa Maria Rossa, in un parcheggio, hanno messo in atto un controllo di un’autovettura sospetta.
Ad attirare l’attenzione degli Agenti la circostanza che il veicolo era affiancato ad un’altra vettura e che i passeggeri si stavano scambiando qualcosa attraverso i finestrini.
La vista della Polizia ha allarmato così tanto i due uomini a bordo dell’auto che si sono dati ad una folle fuga, percorrendo ad altissima velocità (oltre 120 km/h) varie strade di Santa Maria Rossa.
Ne è nato un inseguimento che è terminato solo quando l’uomo al volante del mezzo in fuga, per la velocità, è sbandato in una semicurva uscendo di strada.
Nell’impatto l’auto ha falciato alcuni paletti di recinzione di un’abitazione, andando quindi a terminare la corsa, dopo aver percorso il vialetto d’ingresso della casa, contro degli alberi.
I due fuggitivi, nonostante il violento impatto che ha provocato anche l’apertura degli airbag, si sono subito dati, a piedi, alla fuga, imboccando due diverse direzioni, inseguiti dai poliziotti. Di corsa gli Agenti sono riusciti a riprenderli e ad avere la meglio sui due che hanno opposto comunque forte resistenza al controllo, provocando lesioni ad uno degli operatori.
Bloccati e messi in sicurezza i fuggitivi, i poliziotti hanno proceduto sia alla perquisizione personale che a quella dell’autovettura, al cui interno è stato ritrovato un contenitore tascabile con 5 involucri in cellophane contenenti un grammo di cocaina ognuno.
Sono stati inoltre trovati e sequestrati, telefoni cellulari, tablet e personal computer di illecita provenienza e denaro in contanti, per circa ottocento euro.
Accompagnati in Questura per i successivi accertamenti, gli Agenti hanno identificato i fuggitivi per due albanesi, di 24 e 21 anni, già noti alle forze di polizia perché già coinvolti in una recente operazione antidroga nella stessa zona.
Peraltro uno era stato espulso e rimpatriato ed era rientrato nel territorio nazionale violando le frontiere.
I poliziotti hanno quindi proceduto al loro arresto per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale.
A carico del 24enne, peraltro trovato in possesso di un passaporto albanese riportante la sua fotografia, ma diverse generalità, si è proceduto all’arresto anche per violazione delle norme sull’immigrazione in quanto, già espulso dal territorio nazionale nel 2016 con divieto di reingresso per 5 anni, ha fatto rientro in Italia clandestinamente.
Entrambi sono anche stati denunciati, in stato di libertà, per ricettazione; l’autovettura su cui viaggiavano è stata sottoposta a sequestro; verranno processati per direttissima.