Da tempo gli inquirenti ricevevano segnalazioni in merito ad un magrebino che, visto di sovente a spasso col cane al parco della Verbanella, in realtà era dedito allo spaccio.
Tradito dal look- Rahem Aynem del 1987 presentava tratti caratteristici ed insoliti per un tunisino (occhiali alla moda, abbigliamento ricercato, capigliatura curata ed inconsueto codino) e spesso veniva visto avvicinarsi a persone e consegnare involucri in cambio di denaro.
Da più persone che sono solite frequentare il parco, purtroppo spesso teatro di scambi tra pusher e clienti, l'uomo era stato segnalato come sospetto.
Le indagini- L’attività investigativa che ne è scaturita ha consentito agli agenti della Questura di appurare (non senza sorpresa) che il Rahem era attualmente ristretto agli arresti domiciliari in un appartamento di Via XX Settembre, situato proprio alla sommità del Parco della Verbanella.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti il magrebino, che vive in un appartamento con un terrazzo dal quale domina tutto l’area sottostante, si si accorgeva dell’arrivo dei clienti e poi, facendo finta di portare a spasso il cane, usciva (evadendo quindi dagli arresti domiciliari) per fare le consegne di droga.
L'arresto- Dopo alcuni appostamenti, nella serata di ieri il sospettato veniva visto arrivare nel parco dagli agenti che ne osservavano i movimenti: Si è avvicinato ad una persona (poi dichiaratasi tossicodipendente eroinomane) e gli proponeva la cessione di una dose. Addirittura, il cliente, una volta condotto in Questura, dichiarava di essersi sentito dire dal magrebino, una volta raggiuntolo sulla panchina ove era seduto in attesa, una frase di questo tipo “ti ho visto dal terrazzo e sono uscito per raggiungerti perché ho capito che cercavi droga”. In particolare, il tunisino si era seduto vicino a lui e gli aveva proposto di provare la sua droga (eroina) e, nel momento in cui si stava apprestando ad aprire l’involucro, è stato bloccato dalla polizia.
La droga e l'evasione- Il Sostistuto Procuratore Claudio Cicchella, una volta appresi i fatti, ha disposto l’arresto del Rahem sia per lo spaccio che per l’evasione. La successiva perquisizione a casa del sospettato ha infatti permesso di recuperare materiale da taglio e ritagli di buste in cellophane, a dimostrazione del fatto che continuava, nonostante la detenzione domiciliare, a confezionare eroina e spacciare addirittura all’esterno della propria abitazione.
Altri coinvolti-Sono in corso accertamenti anche sul proprietario dell’appartamento che viveva assieme al Rahem e alla moglie italiana e ad un altro africano di colore.
Il tunisino era detenuto per tentato omicidio poi derubricato a lesioni gravi.