Un altro successo nella lotta allo spaccio di stupefacenti è stato messo a segno dai carabinieri di Valfabbrica. Ad appena 20 giorni dal precedente, che ha portato all’arresto di un 22enne, gli investigatori hanno pizzicato un cittadino albanese nel piazzale antistante un noto supermercato e, in abiti civili, dopo aver assistito allo “scambio” di due bustine di cocaina, sono intervenuti bloccando pusher e acquirente.
Oltre allo stupefacente appena consegnato al cliente, nella perquisizione effettuata, i militari hanno recuperato ulteriori 8 bustine di cocaina, 550 euro in contanti ed un telefono di ultima generazione, dato come “baratto” per l’acquisto di una busta. L’arrestato, cittadino extracomunitario, era regolarmente entrato nel territorio dello Stato con visto turistico. Lo stesso, dopo la convalida dell’arresto, è stato espulso.
L’operazione si è svolta con tale professionalità che nessuno dei presenti in zona si è accorto di quanto stava accadendo. E proprio in considerazione di ciò ha avuto luogo un ulteriore episodio “tragicomico”. Un ragazzo, che aveva già fissato un appuntamento con lo spacciatore albanese per l’acquisto di droga, vedendo persone all’interno dell’auto a lui conosciute, si è avvicinato e, afferrando per un braccio uno dei sottufficiali operanti, lo ha così “rimproverato”: “C’ero prima io, non è che mi volete passare avanti?”. Immaginabile la faccia del giovane quando si è sentito dire “Buonasera, siamo carabinieri favorisca i documenti”.