Aggiornamento h 10 del 28-06
Alle ore 8 di questa mattina dall’Ospedale Spallanzani di Roma, dove ieri sera era stato trasferito un paziente umbro per un sospetto caso di Ebola, arrivano buone notizie dal primo test per il virus che è risultato negativo. A comunicarlo attraverso l’ufficio stampare dell’Azienda Ospedaliera di Perugia è il Dr.Francesco di Candilo, in costante contatto con il laboratorio dell’ospedale romano. Di Candilo, della struttura di Malattie infettive del S.Maria della Misericordia, ha seguito il caso fin dall’arrivo del paziente in ospedale.
Il test andrà ripetuto nelle prossime 48 ore. Sono in corso altri controlli per determinare la patologia, forse dovuta alla malaria. Il caso é stato seguito anche durante la notte scorsa dai sanitari della Direzione Medica del S.Maria della Misericordia.
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Sintomi sospetti che non fanno escludere l’ipotesi di un contagio da virus Ebola. Ci vuole la massima cautela in questi casi perchè il quadro clinico non eslcude Ebola ma nemmeno la conferma al 100 per cento. Nessun allarmismo quindi ma il protocollo sanitario previsto nel caso in cui si tratti di Ebola è stato applicato alla lettera al Santa Maria della Misericordia di Perugia dove un uomo perugino di 50 anni con esperienze lavorative in alcuni paesi dell’Africa (Sierra Leone e Guinea) è stato ricoverato per febbre superiore a 38,6 °C e altri sintomi quali mal di testa, dolori muscolari, vomito, diarrea, dolore addominale, emorragia inspiegabile.
Fattori di rischio epidemiologici sono quello di aver avuto negli ultimi 21 giorni prima della comparsa dei sintomi contatto con il sangue o altri fluidi corporei o resti umani di un paziente noto per avere o sospettato di avere l’infezione; residenza o provenienza da una zona colpita, o la manipolazione diretta di pipistrelli o primati non umani provenienti da aree malattie endemiche.
Alle 17.15 dall’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia partirà un’ambulanza con a bordo il malato in direzione di Roma dove verrà trasferito all’ospedale Spallanzani. Verrà scortato dal Nucleo NBCR (nucleare – biologico – chimico – radiologico) dai vigili del fuoco di Perugia e dalla polizia stradale fino ad Orte dove avverrà scambio con personale della capitale.
Le prime analisi, di cui si attende ancora il risultato, sono state effettuate proprio a Perugia.