Sospetta overdose 21enne, opposizione all'attacco | Polemiche feroci su ex magazzino tabacchi - Tuttoggi.info

Sospetta overdose 21enne, opposizione all’attacco | Polemiche feroci su ex magazzino tabacchi

Redazione

Sospetta overdose 21enne, opposizione all’attacco | Polemiche feroci su ex magazzino tabacchi

Riflessione di Umbertide Cambia e Umbertide Viva sulla droga in città | I due gruppi consiliari puntano dito soprattutto sulla struttura dov'è stata sfiorata la tragedia lo scorso weekend
Mar, 12/04/2016 - 14:41

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L’episodio di sospetta overdose durante una festa, che ha visto per protagonista, sua malgrado, una giovane 21enne, dopo aver sconvolto la comunità umbertidese, ha subito scaturito le prime polemiche da parte dell’opposizione, incentrate sul grave accaduto ma anche sul luogo dove questo è avvenuto, l’ex magazzino tabacchi.

Il gruppo consiliare di Umbertide Cambia ha dichiarato che l’overdose di un giovane, “più che un fatto di cronaca, dovrebbe essere motivo per aprire una riflessione seria su come e quanto impatta l’uso di sostanze anche nella società umbertidese, su come e quanto molti ragazzi siano coinvolti, su come e quanto sia importante una azione preventiva, di controllo, ma anche di supporto ai giovani stessi ed alle famiglie per consentire percorsi di recupero”.

Oggi ci interessa sottolineare soprattutto come il ‘non luogo’ ex magazzino tabacchi sia effettivamente un problema e non un oggetto di polemica strumentale. Proprio la mancanza di identità che lo caratterizza non ne consente infatti un utilizzo ed una gestione efficace. Per giustificarne l’esistenza, ed il costo, il ‘non luogo’ continua ad essere impropriamente affittato dall’Amministrazione per feste private senza alcun fine sociale, e questo contrasta con la natura pubblica del contenitore, tra l’altro senza la possibilità di garantire alcun controllo, nemmeno del rispetto delle condizioni di agibilità. Occorre secondo noi avere innanzitutto il coraggio di ammettere l’errore ed eliminare la rigidità architettonica che caratterizza negativamente la struttura, recuperando quella dimensione di open space che probabilmente ne consentirebbe un utilizzo migliore. Quindi definire al più presto una formale modalità di gestione che dia al ‘non luogo’ una funzione e ne assicuri al tempo stesso l’utilità sociale

Anche Giovanna Monni del gruppo consiliare “Umbertide Viva” torna sull’episodio dello scorso weekend evidenziandone “gli aspetti gravi e allarmanti, in aperta contraddizione con l’idilliaca rappresentazione della nostra Regione che il Sottosegretario del Ministero dell’Interno ha fatto nei mesi scorsi, nel corso di un convegno sulla sicurezza. A detta di quest’ultimo, infatti, Umbertide e l’Umbria in generale, per aspetti geomorfologici, godrebbero di una condizione di isolamento rispetto alle vie di comunicazione della droga. I fatti di sabato smentiscono dette dichiarazioni, approssimative e propagandistiche, e certificano come sin dalla giovane età, fra i ragazzi umbri, è forte il richiamo della droga, tant’è che a soli 21 anni si rischia di perdere la vita per un’assunzione eccessiva di sostanza stupefacente”.

Altro aspetto inquietante, degno di essere rimarcato, è che l’assunzione di droga avvenga all’interno di una struttura di proprietà comunale, voluta fortemente dalla precedente amministrazione Giulietti, e che, immediatamente dimostratasi un investimento inutile e oneroso, viene affidato ad associazioni che vi organizzano feste dagli esiti quasi mortali, probabilmente al riparo da controlli di pubblica sicurezza. Come centrodestra chiedo un incontro con il sindaco e l’assessore Leonardi affinché i capigruppo vengano informati sui fatti e sulle condizioni della ragazza ricoverata. Ciò chiarito, l’Amministrazione dovrà spiegarci con quali requisiti, cautele e introiti, viene data in gestione e/o locazione la struttura realizzata con il Puc 2. Nell’occasione sarà opportuno ricordare all’amministrazione che detti fatti, di importante rilevanza penale e sociale, possono esporre il Comune ad azioni di responsabilità giuridica, gravose e onerose. Rileva osservare, in primo luogo, come la giovane assuntrice di sostanza stupefacente, abbia solo 21 anni

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